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Cronaca Foligno

Il calvario di una donna, intestino perforato e menopausa anticipata: 6 medici alla sbarra

Ovviamente le modalità, ma soprattutto la responsabilità medica, sarà da dimostrare in aula. Oggi si è tenuta solo un'udienza filtro, ma il prossimo passo potrebbe essere la richiesta di una perizia tecnica dal parte del giudice Pazzaglia

Un caso controverso e con due differenti versioni. Protagonisti della delicata vicenda sei medici dell'ospedale di Foligno accusati di avere cagionato permanenti cicatrici addominali e una menopausa chirurgica a una donna affetta da fibromatosi uterina. Secondo il pubblico ministero si sarebbe, infatti, dovuto procedere con la somministrazione di un particolare medicinale onde evitare l'asportazione dell'utero, data la giovane età della donna.

Di parere diverso, ovviamente, gli imputati che, a loro avviso, avrebbe agito nell'unica maniera possibile: asportare l'utero permettendo così alla donna di guarire. Ma la vicenda non finisce qui, perché stando al capo d'imputazione, “non sarebbe stata inserita nella cavità addominale interessata una striscia di garza a protezione delle anse intestinale, cosicché, nel dare il punto di Mac Call, un'ansa intestinale veniva trafitta da un punto... provocando così una perforazione intestinale”.

Ovviamente le modalità, ma soprattutto la responsabilità medica, sarà da dimostrare in aula. Oggi si è tenuta solo un'udienza filtro, ma il prossimo passo potrebbe essere la richiesta di una perizia tecnica dal parte del giudice Pazzaglia che dovrà stabilire se vi siano i presupposti o meno per potere effettivamente constatare una responsabilità da parte dei medici difesi dagli avvocati Fernando Mucci, Marco Brusco, Michele Maria Gambini.

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