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Cronaca

I tesori dell'Umbria: trovato tartufo nero estivo da record, oltre un chilo (le foto)

Gli esperti: "Dopo aver valutato la qualità e le dimensioni reali del tartufo, posso dire che siamo di fronte a un esemplare unico, bellissimo nella sua conformità e fattezza"

Un esemplare raro, bellissimo e dal profumo inebriante. Questa è la carta d’identità del maxi tartufo nero estivo (Tuber Aestivum Vittadini), da oltre 1 chilo di peso, raccolto da un cavatore dell’azienda folignate Tartuber nella vallata tra Spoleto e Campello sul Clitunno. Una scoperta eccezionale avvenuta nella giornata di ieri durante una normale attività di ricerca in una delle zone più conosciute della nostra regione per la qualità dei suoi tartufi. Ovviamente massimo riserbo sulla località precisa del ritrovamento: ci sono segreti che segreti devono rimanere! 

Per chiunque volesse delle informazioni più precise - fanno sapere da Tartuber – si può provare a chiedere a Genny, la cagnolina di razza bracco pointer dal super olfatto e che ha fatto l’eccezionale scoperta durante la proficua uscita. Il maxi tartufo è attualmente il tubero da record per questo 2020 qui in Umbria per quanto riguarda la varietà “tartufo nero estivo”. Poggiato sulla bilancia, infatti, ha fatto segnare un chilo e 20 grammi, così come certificato da Alberto Fortunati, titolare insieme alla moglie Angelica Cavadenti, di Tartuber, l’azienda folignate specializzata nella raccolta, lavorazione e commercializzazione dei tartufi.

Tartufo record, trovato in umbria esemplare da oltre un chilo

“Una scoperta davvero incredibile! Dopo aver valutato la qualità e le dimensioni reali del tartufo, posso dire che siamo di fronte a un esemplare unico, bellissimo nella sua conformità e fattezza – spiega Alberto Fortunati -. Abbiamo già ricevuto diverse richieste e con tutta probabilità finirà in un prestigioso ristorante del nord della Francia”. Il maxi tartufo è già stato pulito accuratamente e sarà delicatamente conservato per arrivare in perfette condizioni nella sua futura destinazione. 

“Ha un profumo inebriante, la gleba presenta una venatura marroncina e quindi è maturo e pronto per la sua lavorazione. Siamo davvero felici, trovarci di fronte esemplari di questo genere è un’emozione grande che ci fa ben sperare per la stagione di raccolta appena iniziata”, conclude Fortunati. Con questo ritrovamento l’Umbria si conferma come regione d’eccellenza nella produzione e raccolta del pregiato tubero. Una filiera, quella del tartufo, che rappresenta un volano di crescita per il settore enogastronomico regionale anche in chiave export.

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