Ci siamo. Dopo circa 16 anni dalla chiusura delle indagini della maxi inchiesta "Girasole"  e "Girasole 2", ci sarà la data del processo. Il 30 novembre 2017 gliimputati rinviati a giudizio questa mattina dal gup Alberto Avenoso, dovranno rispondere-tra gli altri- di associazione per delinquere di stampo mafioso, sfruttamento dela prostituzione, spaccio. In tutto gli indagati erano 198, ma fra quelli deceduti nel corso degli anni-e quelli assolti per non luogo a procedere, gli imputati che andranno a processo davanti alla Corte d'Assise sono circa 90. Per coloro che avevano scelto il rito abbreviato, il gup li ha assolti tutti per non aver commesso il fatto, tranne uno che è stato condannato ad un anno e otto mesi di reclusione e al pagamento di 70mila euro di multa. 

Le inchieste Girasole e Girasole 2, portate avanti dai carabinieri del Ros nel 1999 e nel 2002, poi unificate dal pm Antonella Duchini della DDA (Direzione distrettuale antimafia) ha permesso di portare a galla una vera e propria organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione delle ragazze (soprattutto dell'Est) ridotte in schiave sui locali e sulle strade del sesso non solo in Umbria, ma anche nel Lazio e nella Toscana.

Fra i reati contestati anche il traffico internazionale di droga di cocaina e hashish e immigrazione clandestina; una sorta di moderna tratta degli schiavi dei clandestini provenienti dall'Est verso l'Italia e in altri stati dell'Europa. Altri  reati contestati, ormai prescritti, riguardavano invece episodi di estorsione, falso e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Gli avvocati difensori sono-tra gli altri- Francesco Falcinelli, Luca Maori, Aldo Poggioni, Cristina Zinci.