Marsciano, accordo trovato per la realizzazione del nuovo centro residenziale per anziani
Firmato il protocollo di intesa per la realizzazione e gestione di un centro residenziale per anziani. La firma del protocollo fa seguito al lavoro portato avanti in questi mesi dal Comune e dalla Fondazione Comunità Marscianese per il rilancio del progetto che prevede l’attivazione di servizi socio assistenziali rivolti ad anziani e non solo con la realizzazione di un Centro socio-riabilitativo residenziale, una Casa di quartiere semiresidenziale, una Residenza servita residenziale e l’ampliamento dei posti letti di Residenza protetta attualmente disponibili presso la casa di riposo Maria Immacolata nel centro storico di Marsciano.
La previsione è che tali servizi possano essere ospitati in parte nell’edificio “Arco” già adibito ad albergo, situato in piazza Karl Marx, oggi dismesso e posto in vendita e, in parte, in apposita costruzione da realizzare su un terreno adiacente di proprietà del Comune.
I punti salienti che sono stati concordati nel protocollo d’intesa riguardano la conferma della Fondazione Comunità Marscianese nel ruolo di coordinatrice del progetto, la messa a disposizione gratuita, da parte del Comune, dell’area “ex Villa Bocchini” per la realizzazione di parte delle strutture legate al progetto, l’impegno dell’Ater ad acquistare l’immobile “Arco” al fine di ristrutturarlo e metterlo a disposizione della Fondazione Fontenuovo che dovrà gestire tutti i servizi che si attiveranno.
“Con questo protocollo – ha affermato il Sindaco Alfio Todini ringraziando gli enti coinvolti nonché il Consigliere Chiacchieroni e il coordinatore della Fondazione Marcacci – si pongono solide basi per il rilancio di un progetto strategico per tutta la nostra comunità che vede da una parte il potenziamento di importanti servizi socio assistenziali e dall’altra un intervento volto al recupero di un’area e di un immobile al momento inutilizzati. Il Comune continuerà quindi a lavorare con grande impegno insieme ai soggetti firmatari e alle realtà sociali del territorio per dare fattivo corso ai contenuti del protocollo”.