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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Badante rinviata a giudizio dopo la morte di un'anziana annegata al Lago di Corbara

Oggi, dopo ore di attesa, il gup Giangamboni ha rinviato a giudizio la badante che vide per l'ultima volta la 79enne. Secondo la procura di Perugia la ragazza avrebbe abbandonato la donna

“L'ho lasciata in vestaglia e pantofole vicino al lago di Corbara. Mi disse che stava aspettando una persona”. Le parole echeggiano sinistre. Un racconto che lascia interdetti e che ha spinto il pubblico ministero Mario Formisano a riaprire il caso di Maria Brenci, ipotizzando una responsabilità della giovanissima badante. L'anziana venne ritrovata senza vita nelle acque del lago di Corbara. La prima ad essere sentita come persona informata sui fatti fu proprio la ragazza.

Oggi, dopo ore di attesa, il gup Giangamboni ha rinviato a giudizio la badante che vide per l'ultima volta la 79enne. Secondo la procura di Perugia la ragazza avrebbe abbandonato la donna. Il processo a suo carico si aprirà il prossimo 21 luglio.

Un mistero risolto in parte. Dopo tre anni dal ritrovamento del cadavere. Le testimonianze e la ricostruzione dei fatti, hanno spinto il pubblico ministero Mario Formisano a iscrivere nel registro degli indagati il nome della badante con l'accusa di “abbandono di persona incapace”.

La drammatica vicenda venne più volte ricostruita dalla trasmissione televisiva “Chi l'ha visto?”. Ed è proprio durante una delle puntate che l'indagata venne intervistata da uno dei giornalisti. Domani si terrà l'udienza preliminare. La famiglia, assistita dagli avvocati perugini Antonio Cozza e Alessia Modesti , non ha mai creduto all'ipotesi del suicidio.

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