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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Marcia nazionale per sicurezza sul lavoro ad Assisi: appuntamento al 30 giugno

I sindacati di Cgil, Cisl e Uil Umbria aderiranno, sabato 30 giugno, alla prima Marcia nazionale per sicurezza sul lavoro che si terrà ad Assisi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

La prima Marcia nazionale per la sicurezza sul lavoro fornisce la possibilità a Cgil, Cisl e Uil di sottolineare il proprio protagonismo in materia di Salute & Sicurezza nei luoghi di lavoro, anche alla luce dei decreti legislativi 81/2008 e 106/2009 e della Costituzione italiana, che lo rende un diritto inviolabile.

Per questo, saranno presenti sabato 30 giugno ad Assisi nella marcia per un futuro sicuro. Salute & Sicurezza rappresenta un principio assoluto, che non ammette sconti a fattori quali l’ineluttabilità, la fatalità, la fattibilità economica e produttiva nella predisposizione di condizioni ambientali sicure e salubri, che deve essere perseguito anche attraverso l’utilizzo dell’ente bilaterale. Nel diritto del lavoro consolidato, il concetto di salute è ormai esteso a quello della tutela della personalità e benessere psicologico del lavoratore.

Il sindacato, inoltre, non tollererà più l’atteggiamento diffuso da parte dei datori di lavoro e/o dei loro collaboratori che l’infortunio, a volte mortale, sia dovuto ad una sorta di lassismo del lavoratore nel prestare attenzione alla propria vita. Basti pensare che circa l’85 per cento delle imprese umbre ispezionate sono irregolari.

I sindacati affermano che "senza voler scomodare il Codice Hammurabi, non è accettabile mettere in discussione l’esemplare applicazione della normativa vigente come nel caso Thyssen. Nei giorni scorsi è morto un operaio edile di 43 anni e i dati Inail non confortano.

Come sindacati siamo fortemente decisi ad intervenire incisivamente per porre fine a questa quotidiana tragedia, non solo intensificando la nostra continua azione di informazione e formazione, ma anche agendo sul ciclo produttivo e sul suo impatto ambientale.

Siamo soli nel sollecitare le imprese a partecipare a bandi pubblici nazionale, che finanziano il miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro e il miglioramento dei macchinari. Carenti appaiono i finanziamenti regionali!

I sindacati auspicano che sia recuperato lo spirito post sisma: una ricostruzione senza vittime sul lavoro. Occorre, inoltre, dare gambe alle iniziative già concordate con la Regione Umbria rispetto alle attività di formazione, comunicazione e collegamento tra tutti i soggetti coinvolti. Cgil, Cisl e Uil propongono una regolamentazione regionale ancora più incisiva, come nel caso della cadute dall’alto. Un testo di legge regionale che, partito con molto entusiasmo, oggi appare arenato tra le secche del potere legislativo.  


 

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