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Cronaca Magione

Magione, la famiglia dell'aviatore Usa salvato dai pescatori dona bandiera americana al sindaco

Il dono Michael Gately e della moglie Ali per ringraziare gli uomini e le donne del Trasimeno che nella Seconda Guerra Mondiale salvarono il padre di Michale, Joseph Adrian, aviatore degli Usa

La bandiera americana posta sulla bara del padre, uno degli omaggi più importanti che l’America tributa ai propri militari, è stata donata al comune di Magione dai parenti dell’aviatore americano Joseph Adrian Gately. Gately, durante la Seconda guerra mondiale, fu salvato dai pescatori di Sant’Arcangelo dopo che l’aereo su cui era in ricognizione con altri cinque compagni, venne abbattuto proprio sopra il lago.

La decisione di donare il prestigioso riconoscimento è maturata nel figlio del sergente Gately, Michael Gately, e della moglie Ali, dopo la visita fatta al Trasimeno, lo scorso mese di novembre, per vedere i luoghi in cui il padre aveva combattuto.

La lettera che accompagna il dono racconta, attraverso il ricordo del figlio, la gratitudine dell’aviatore per l’Italia e per gli italiani. In particolare, l’aiuto avuto durante la fuga che gli consentì di salvarsi e di tornare in patria.

«Riflettendo sulla magica giornata nella quale abbiamo fatto visita a lei e alla popolazione intorno al Trasimeno ¬– scrive al sindaco, Michael Gately -, Ali ed io abbiamo sentito che mio padre sarebbe stato estremamente onorato di vedere la sua bandiera esposta a Magione come una testimonianza di una speciale venerazione per la gente del Trasimeno che salvò la sua vita e gli diede riparo e conforto, dopo la fuga, come prigioniero di guerra».

La lettera e la bandiera sono state consegnate al sindaco Giacomo Chiodini dalla storica inglese Janet Kinrade, a cui si devono tutte le informazioni relative ai militari e ai verbali di quanto accaduto il 28 marzo del 1944.

Secondo una prima ricostruzione l’aereo della seconda formazione, il B25 appartenente al 321 Goup , 448 squadriglia decollato dall’ aerodromo di Guado vicino Paestum (Salerno) fu colpito dalla contraerea nei pressi di Sant’Arcangelo. A bordo erano presenti: Truman R. Jones 1° tenente pilota; Stewart R. Gilbert 2° tenente co-pilota; Robert C. Bell 1° tenente bombardiere; James L. Currie, sergente maggiore meccanico-mitragliere; Paul Anglin Sergente Radio operatore; Joseph A. Gately sergente maggiore, mitragliere; Kenneth J. Feargans caporalmaggiore fotografo. Tutto l’equipaggio, escluso il fotografo Feargans, fu tratto in salvo dandosi poi alla fuga e tornando vivi in America a guerra finita.

«È per noi un grande onore – commenta Giacomo Chiodini – veder riconosciuto l’importante ruolo che le nostre popolazioni hanno avuto nel sostenere le forze di liberazione in quei difficili momenti. Sarà nostro dovere fare una commemorazione ufficiale con tutte le persone coinvolte in questa vicenda con l’augurio di poter avere, in quell’occasione, anche la presenza dei coniugi Gately».

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