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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Città di Castello

"Sposta quella bicicletta", diventa una furia e punta una pistola carica alla tempia del vicino

Un rapporto burrascoso che termina con un gesto inaudito. La terribile vicenda vissuta da una giovanissima coppia di Città di Castello

Comprare quella casa, nel centro storico di Città di Castello, doveva essere la realizzazione del sogno di una vita. Doveva, appunto, perché ben presto il lieto epilogo della giovane coppia si tramuta in un incubo. A spezzare la quiete è il rapporto burrascoso con i vicini di casa, rispettivamente padre e figlio proprietari degli appartamenti adiacenti al loro.

Litigi nati per futili motivi, ma che scatenano una ferocia inaudita, al punto tale che per una biclitta lasciata nell'androne del palazzo, come si legge nella denuncia presentata dal novello sposo, il figlio dell'anziano signore arriva a puntargli un coltello minacciandolo di “aprirlo in due”. L'ennesimo atto di follia si registra dopo che il ragazzo, vedendo una lettera con su scritto “te la faccio mangiare zoccola”, decide di strapparla.

Ma la vicenda non finisce qui, dato che l'uomo si reca in cantina ed è qui che prende una pistola carica puntandola alla tempia della vittima e minacciandolo di morte. Una storia che avrebbe potuto avere un finale completamente diverse, se il giovane nel frattempo non avesse chiamato i carabinieri. Grazie, infatti, all'intervento dei militari è stato possibile riportare la situazione alla calma.

Adesso padre e figlio sono divenuti protagonisti di un processo a loro carico mentre la giovane coppia, difesa dall'avvocato Eugenio Zaganelli, si è costituita nell'udienza di oggi parte civile chiedendo un risarcimento di 30mila euro.

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