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Cronaca

Scuola, gli ex studenti ai liceali del Mariotti: "Inseguite solo i vostri talenti"

Come da diversi a questi anni gli ex studenti del Liceo Mariotti hanno incontrato i ragazzi delle ultime classi per raccontare la loro esperienza di vita che può servire da spunto per il loro futuro

E dopo il Liceo? E' questa la prima domanda difficile e impegnativa per molti giovani 18enni che di fatto si trovano catapultati dai banchi al primo assaggio di vita reale indipendente. Una domanda a cui il Liceo Classimo Mariotti sta dando gli strumenti per dare le giuste risposte ai propri studenti chiamando ogni anno gli ex allievi che hanno ottenuto i maggiori successi lavorativi. Esperienze di vita che possono anche essere prese come spunto per la propria. Il 9 marzo è stata la volta dell'incontro con la giornalista Rai Antonella Marietti, i manager Andrea Ragnetti e Gianluca Brozzetti e gli imprenditori Mirabassi.

“Quando chi vi sta vicino dice: non fare questa facoltà oppure non partecipare a questo corso perché anche se ti piace che non ti serve a niente, ecco questo è il segnale di una conversazione che non dovete nemmeno intraprendere”. È Andrea Ragnetti, fino a pochissimi giorni fa amministratore delegato di Alitalia, a parlare agli studenti dell’ultimo anno del Liceo Classico perugino in occasione dell’incontro che si è svolto stamani “Da studente del Classico a imprenditore di te stesso”. Quella di oggi è stata la settima edizione dell’iniziativa di orientamento organizzata dal Liceo Classico Mariotti, in collaborazione con Confindustria Perugia, durante la quale alcuni affermati professionisti e imprenditori perugini, ex studenti del Liceo Mariotti, hanno raccontato alle giovani generazioni di studenti del Liceo Classico perugino il proprio percorso personale e professionale. Ospiti di quest’anno sono stati, oltre ad Andrea Ragnetti, Gianluca Brozzetti, manager con oltre venti anni di esperienza in aziende del settore del lusso operanti sui mercati internazionali, Antonella Marietti, giornalista del Tgr Rai dell’Umbria, Luca Mirabassi, imprenditore e fondatore, insieme alla moglie, dell’impresa tessile Sterne International che realizza capi in cashmere con il marchio Lorena Antoniazzi esportati in 30 paesi del mondo.
Condividere, orientare e testimoniare. Queste sono state le parole chiave della mattinata che si è svolta nell’Auditorium di Confindustria Perugia. Dopo una brevissima presentazione durante la quale ciascuno dei relatori ha brevemente raccontato la propria carriera professionale, è cominciato il confronto con gli studenti, oltre cento, curiosi di sapere quanto gli studi classici avessero influito sui percorsi dei propri interlocutori, di capire quanto incide il fattore fortuna, di sapere quanto possa condizionare negativamente o positivamente il fatto di vivere in una provincia defilata dai luoghi in cui avvengono le cose.

Un confronto costruttivo, in cui passione e volontà sono stati i termini più ricorrenti nonostante tutto quanto sta accadendo in quest’epoca non induca all’ottimismo. “E’ importante guardare al futuro – ha detto Mirabassi – con passione e senza paura. Fare l’imprenditore oggi significa sentirmi come voi: devo costruire il futuro di domani. La scuola ti dà le fondamenta e una scuola come il Classico ti lascia in eredità una grande velocità di ragionamento e la capacità di analizzare criticamente la realtà. Arrivare prima di altri a capire una cosa è fondamentale”.
“La misura del successo è un fattore relativo – ha sottolineato Antonella Marietti – io ho potuto scegliere un mestiere che mi è sempre piaciuto. Questo mi consente di svolgerlo con animo leggero riuscendone ad apprezzare tutti gli aspetti. Anche il fatto di lavorare e vivere in provincia spesso è più una ricchezza che un limite perché permette di avere un contatto diretto con le persone e con gli avvenimenti”.
“Non ci sono nelle nostre vite risposte da libro di testo – ha aggiunto Ragnetti – una volta compreso qual è il percorso che volete per voi dovete accettare di vivere le fasi della vita trovando la forza di superare i momenti difficili e la capacità di stare anche sulle fasi di transizione che vi capiteranno di frequente”.
“Ognuno di noi, di voi – ha concluso Brozzetti – ha i suoi talenti. Bisogna saperli riconoscere e coltivare esercitando la capacità di essere severi con se stessi per migliorare. Questo non significa non sbagliare mai, tutti noi abbiamo fatto degli errori, ma se siamo onesti, anche dagli errori riusciremo a imparare qualcosa di noi stessi”.
La tavola rotonda è stata introdotta da Filippo Maiolo, preside del Liceo perugino.

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