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Cronaca

Incidenti, 79 morti in dieci anni: una nuova legge per la sicurezza stradale

La Giunta Regionale dell'Umbria, su proposta dell'assessore Vinti, ha deciso di imboccare la strada di una nuova legge sulla sicurezza stradale per dimezzare le vittime degli incidenti

Settantanove morti ed oltre quattromila feriti: sono questi i dati pesanti degli incidenti stradali avvenuti in Umbria nell'ultimo decennio.

Numeri che, anche se sono in diminuzione di oltre il 32 % rispetto al decennio precedente,inducono la Giunta regionale umbra, su proposta dell'assessore Stefano Vinti, ad imboccare con decisione la strada di una nuova legge sulla prevenzione ed il miglioramento della sicurezza stradale.

Tutto questo oltre alla costituzione un gruppo di lavoro formato da rappresentanti degli organismi che da un lato possano fornire un contributo specifico alla stesura del testo e dall'altro abbiano competenze istituzionali in materia di miglioramento della sicurezza stradale o possano partecipare, in modo volontario, al processo di miglioramento della sicurezza stradale, tenendo conto anche della normativa prodotta o in corso di definizione da parte di altre Regioni.

"In questo decennio-ha affermato l'assessore Vinti-il costo sociale sopportato dallo Stato, dalle imprese e dalle famiglie a causa degli incidenti stradali (distruzione di beni, oneri previdenziali e assistenziali, spese sanitarie sostenute dallo Stato e dalle famiglie, oneri per la prevenzione e il controllo, perdita di competitività delle imprese a causa dell'assenza dal lavoro del personale vittima di un incidente stradale, etc.) a livello nazionale è stato complessivamente pari a 326.413 milioni di Euro mentre a livello regionale è stata pari a 5.125 milioni di Euro. Nel 2010 (ultimo anno per il quale si dispone di dati certi) il costo sociale dell'incidentalità stradale è stato pari a 27.984 milioni di Euro a livello nazionale e a 410 milioni di Euro per la regione Umbria".

"E per completare il quadro, continua Vinti, occorre infine considerare che nel nostro Paese l'assistenza alle vittime della strada risulta meno sistematica e meno efficace di quanto non accada per le vittime del lavoro.

Nonostante il fatto che i morti e i disabili permanenti gravi per incidenti stradali siano ben più numerosi dei morti e dei disabili permanenti gravi per incidenti sul lavoro, i primi non godono di tutele e assistenze anche lontanamente paragonabili a quelle che sono state rese disponibili per le vittime di incidenti sul lavoro.

Nel breve lasso di tempo intercorso (poco più di un anno) dall'ultimo rapporto di fine 2010, ha rilevato l'assessore Vinti, la regione ha intrapreso attività molto importanti quali il servizio di aggiornamento e revisione del progetto di Centro Regionale Umbro di Monitoraggio per la sicurezza Stradale.

A fronte di un costo complessivo pari a 5 milioni di euro, il Ministero ha concesso un finanziamento pari a 3 milioni, mentre la Regione si fa carico dei restanti 2 milioni di euro. E' stata inoltre istituita la Consulta regionale per la sicurezza stradale, che si è insediata il 14 marzo scorso.

Sono state espletate anche le procedure inerenti il bando regionale per l'assegnazione delle risorse inerenti il 3°, 4° e 5° Piano annuale di attuazione del Piano Nazionale della sicurezza Stradale. Il termine di presentazione delle domande è scaduto nei giorni scorsi (26 aprile 2012) e consentirà a Comuni e Province di poter accedere a contributi che assommano ad oltre 3 milioni e 450 mila euro, a fronte di un importo complessivo di investimenti stimabile in circa sette milioni di euro.
 

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