Merloni, da maggio in 700 senza "cassa": lavoratori in Regione

Dal primo maggio 2012, proprio il giorno dei lavoratori, gli ex dipendenti della Merloni rischiano di non avere più neanche l’assegno da 700 euro della cassa integrazione dopo essere stati travolti dall’inizio alla fine dal fallimento e poi vendita della Merloni di Gaifana. Il Comitato dei Lavoratori è rimasto completamente fuori anche dal giro delle assunzioni nella nuova società, mentre – secondo le loro proteste – i sindacalisti che hanno condotto le trattative sono tutti “stati riassunti”. Da qui la rabbia che si mischia in maniera esplosiva con la paura di restare senza un reddito.

 Per questo, con striscioni e buon senso, questa mattina il Comitato ha deciso di partecipare al consiglio regionale di oggi. Obiettivo: poter discutere le proprie richieste con la Giunta visto che domani a Roma si terra un incontro delicato al Ministero per lo Sviluppo sulla Merloni. Gli assessori Rossi e Riommi hanno raccolto tre proposte chiave dei lavoratori.

La prima: il prolungamento degli ammortizzatori sociali che scadranno a fine maggio 2012, garantendo la cassa integrazione straordinaria per 4 anni come era stato previsto ai primi di gennaio con un accordo verbale. La seconda: l’attivazione dell’accordo di programma tra il Governo e le Regioni di Umbria e Marche per rilanciare l’indotto e chi è rimasto escluso dall’ex Merloni. Terza e ultima: un tavolo interregionale per la Merloni da convocare immediatamente dopo le decisioni prese al Ministero dove venga consentita la presenza dei delegati del comitato.

L’obiettivo è quello di avere delle certezze economiche a lungo termine in attesa che il Piano nazionale riporti occupazione e speranze.