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Cronaca

L'inviato cittadino - Quelle statue appena restaurate sono già imbrattate al Frontone

Quelle statue dei giardini del Frontone, appena restaurate, sono già imbrattate. Di cosa si tratti lo stabiliranno gli esperti. C’è chi dice birra, coca, chinotto o, addirittura, sostanza grassa/oleosa (ma non mi pare). Sta di fatto che, in questo modo, l’iniziativa Art Bonus, con cui tanti cittadini hanno partecipato alla spesa per il restauro, è stata gettata alle ortiche.

Si scrive su Facebook: “Il problema è che lo Street Food non s'ha da fare al Frontone, ma l'Amministrazione Comunale non lo capisce”. Un altro suggerisce: “C'è tanto bene Pian di Massiano: con parcheggi, ampi spazi, minimetro per la mobilità”. Quindi la frecciatina: “Tutt'al più, se proprio non possono farne a meno, possono imbrattare il catrame...”.

Poi si lancia un secondo dardo: “Ma come, e a chi, è venuto in mente di fare L'“Umbria che spacca” ai Giardini del Frontone? Sponsor Coop, patrocinio Regione, Provincia, Comune. Va bene tutto, ma la sede, secondo me è sbagliata”. Ma servirà a bloccare? Fare le iniziative è giusto, ma in un contesto che lo consenta. Se poi si deve danneggiare quello che si è faticosamente aggiustato… meglio non fare.

La segnalazione dello scempio delle statue parte dalla docente e scrittrice Anna Maria Ortica, che scrive: “Abito al Borgo Bello dal 1992 e mi ricordo com'era il Frontone. Allora, avendo i figli piccoli, scrissi alla circoscrizione per chiedere l'installazione di qualche gioco in legno. Mi fu risposto che si trattava di giardini storici e monumentali e che non si poteva fare. Abbiamo visto com'è andata a finire!”. Senza commento.

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