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Cronaca

Lo "Ius Soli" in salsa perugina benedetto dal Ministro Kyenge: "Voi siete italiani"

Agli oltre cinquanta bambini stranieri ma nati in Italia il sindaco ha assegnato la cittadinanza onoraria nella sala dei Notari. Il messaggio del Ministro: Capisco la vostra rabbia perchè non siete considerati italiani"

E venne il giorno dello ius soli "simbolico" anche per una cinquantina di bambini nati a Perugia da genitori extracomunitari. Con la formula - in assenza della legge nazionale - della cittadinanza onoraria questi piccoli studenti sono diventati per certi veri perugini e italiani pur non essendoli formalmente. Alla Sala dei Notari, nel primo giorno dei festeggiamenti per il XX Giugno perugino, il sindaco Boccali ha conferito i riconoscimenti come previsto dalla campagna dell'Unicef "Io come Tu". Con tanto di benedizione del ministro all'integrazione Cecile Kyenge e il Presidente della Camera Laura Boldrini che hanno inviato due rispettive lettere al sindaco.

IL SOGNO DEL MINISTRO CHE VIENE DA LONTANO - “Cari ragazzi e ragazze – ha scritto il Ministro Kyenge  nella sua lettera – per la mia storia personale posso comprendere i vostri turbamenti: la fatica di far valere un’identità complessa, la difficoltà di stare in bilico tra più mondi, di fronteggiare una burocrazia non sempre amichevole. Intuisco la rabbia che a volte vi prende per non essere considerati italiani, pur sentendovi tali”. La Kyenge aggiunge che “occorre uno sfondo comune di valori e principi inderogabili, che sono poi quelli custoditi nella nostra Costituzione. Vi invito allora a leggere e a innamorarvi della Costituzione italiana, ad apprendere la storia di questa magnifica Terra, affinché essa possa diventare più vostra, vi sprono ad impegnarvi nello studio e nel vostro futuro lavoro per aiutare l’Italia a essere ancora più bella”. Rivolto al sindaco, il Ministro sostiene che “tale atto simbolico è il modo con il quale i Comuni, che sono le istituzioni più prossime alla popolazione, desiderano dire alle seconde generazioni: siamo felici che voi siete qui. Voi appartenete a questa comunità e questo Paese vi appartiene”. 

Boccali ha ricordato che alla campagna dell’ Unicef hanno aderito molti Comuni italiani, piccoli e grandi, “e non poteva mancare Perugia – ha aggiunto – che è una città con una forte vocazione internazionale ed è tradizionalmente attenta al tema dei diritti. La cittadinanza onoraria ha ovviamente un valore puramente simbolico, e serve anche a sottolineare che per quanto riguarda il diritto di cittadinanza, quella effettiva, molte cose devono cambiare. Non occorrono demagogia, né, tanto meno, litigiosi dibattiti salottieri; occorre che il Parlamento italiano discuta su nuove norme e che lo stesso faccia l’ Europa, che è terra di immigrazione”. 

Alla manifestazione hanno partecipato anche il presidente del Comitato regionale dell’ Unicef, Paolo Brunetti, e l’ex Grifone Marco Materazzi. Oltre al sindaco, hanno parlato anche l’ Avvocato Daniele Porena, autore di un libro su “Il problema della cittadinanza, diritti, sovranità e democrazia”, e la scrittrice e giornalista romana di origini somale Igiaba Scego, collaboratrice di riviste che si occupano di migrazioni e di culture e letterature africane. Presenti anche, nella Sala dei Notari, la Senatrice Valeria Cardinali, il presidente del Consiglio comunale, Alessandro Mariucci, e membri della giunta e del Consiglio comunale

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