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Cronaca Elce

L'Inviato Cittadino - Elce, la precisazione in merito al servizio sulla scritta in via Innamorati

Doverosa precisazione in merito al servizio sulla scritta, comparsa su un edificio (lungo via Francesco Innamorati) all’Elce. Come si evidenziava, si tratta di una frase che propugna la morte. Dato che qualcuno si è adoperato per rendere illeggibile la seconda parte della frase (sovrapponendo ghirigori di scritte nere), la lettura che ci era stata suggerita da un abitante di prossimità era “Morte al babbo”. Da qui il riferimento, perfino scontato, alle recenti polemiche intorno a presunti coinvolgimenti di Tiziano Renzi in giri affaristico-politici.

Il lettore Antonio Ribecco scrive su social: “In realtà era un "Morte al fascio", scritta la notte del 25 aprile”. Mentre ringraziamo il lettore per la precisazione, a riprova del nostro modo leale di fare informazione, riportiamo la versione da lui fornita. E ribadiamo convintamente il giudizio già espresso. Ossia: “Quando la lotta politica assume i connotati della violenza del linguaggio, cessa di essere civile confronto e diviene barbarie”.

Comunque siano “targate” le bombolette. Perché la violenza del linguaggio prelude sempre a brutalità ben più concrete. Rinforziamo lo sdegno in ordine all’aspetto diseducativo della scritta, considerando la vicinanza della scuola elementare Valentini e concludiamo, allo stesso modo: “La mania rubricatoria di certi writers è proprio arrivata a un livello inaccettabile. E va duramente perseguita”.

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