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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

INVIATO CITTADINO Addio a Nando Placidi: era una figura storica del commercio cittadino

Il ricordo di Nando: uomo di gusto raffinato, amante delle cose belle e dell’arte

La scomparsa di Nando Placidi lascia gli amici nel dolore e nel compianto. Era una figura storica del commercio cittadino: uomo di gusto raffinato, amante delle cose belle e dell’arte. Lo ricordo, compagno adolescente, al Caffè Centrale, oggi Turan, quando si chiamava ancora Mokambo. Chiacchiere di ragazzi, cazzeggi e battute. Nando era un tipo attento, che sapeva ascoltare, di poche parole, ma arguto. Quando diceva una cosa, colpiva dritto. Lo rivedevo quasi tutti i giorni al corso, davanti alla porta del negozio Buonumori, marchio glorioso che aveva rilevato e che conduceva con onore.

Certe volte lo incrociavo in via della Viola, io in discesa attraverso i miei solitari percorsi della memoria, lui che saliva al negozio: lì ho conosciuto l’entusiasmo giovanile della politica e dello studio, i film al Moderno, la scomparsa del babbo. Questo raccontavo a Nando che mi parlava dei problemi dell’acropoli, ma anche dei ricordi. In quel segmento della città col nome delicato di un fiore.

Pochi giorni fa, insieme all’amico Leonardo Nardelli, Nando rievocava i tempi del collegio al seminario della cattedrale. Leonardo parlava e lui annuiva, precisando ogni tanto, con quel risolino arguto: scherzi di ragazzi, sigarette tenute sotto ai materassi e fumate di straforo, piccoli commerci di giornali proibiti. Insomma: le sciocchezze fatte da ragazzi e le memorie che, nel tempo, si colorano di quella nostalgia, capace di far apparire belli, nel ricordo di cosa eravamo, anche i momenti di solitudine e di scontento. Nando amava l’arte. Lo prova un’amicizia solida e costante con diversi artisti. Uno per tutti: Giuman che ha ospitato nella sua struttura. Fra i più noti, l’attrice Lucia Bosè, che lo ha di poco preceduto nell’ultimo viaggio.

Lucia Bosè, a Perugia  per la mostra al negozio Buonumori di Nando Placidi (insieme al critico cinematografico Fabio Melelli)-2Nando mi avvertiva: arriva Lucia, te la faccio intervistare. Lo abbiamo fatto, davanti a un caffè, con Fabio Melelli (foto), parlando amichevolmente della vita di una star cordiale e alla mano, sempre con la sigaretta in bocca, coi capelli azzurrini, a suo modo ancora bella, prodiga di ricordi e confidenze. Nando si defilava: aveva ormai fatto il suo lavoro. E si baloccava a guardare i piatti di Lucia, che stavano così bene nel negozio rinnovato. Una mostra e una dimostrazione di amicizia.
Ciao, Nando. Salutami Lucia.

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