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Cronaca

Regionali/ 2 Vinti contro tutti: "Uniamo la sinistra ma nel centrosinistra"

L'ex segretario di Rifondazione comunista, saldo nel suo ruolo di assessore regionale, si è schierato contro quegli ex compagni di viaggio e di partito che sognano un soggetto alternativo e autonomo anche in Umbria dal centrosinistra

"Si parla dal 2007 di fare la sinistra unita, partendo dal basso, ma poi non si è fatto mai nulla. O si cambia subito oppure si è destinati ad essere marginali. Il che vuol dire essere inutili per i lavoratori e per contrastare queste politiche neo-liberiste scellerate". Stefano Vinti, assessore regionale e storico rappresentante di Rifondazione Comunista, si è ripreso un pezzo del palcoscenico della politica umbra di sinistra dopo aver lasciato la direzione del partito. La sua posizione è netta e fortemente critica verso i gruppi dirigenti dei partiti e movimenti di sinistra che si muovono in Umbria.

"Se si vuole veramente fare la sinistra unita - ha spiegato a Perugiatoday.it - allora bisogna muoversi subito. Punto prima: Rifondazione, Sel, Comunisti Italiani, lista Tsipras devono iniziare a fare una politica comune sui grandi temi: sviluppo, difesa dei diritti dei lavoratori, difesa dei territori umbri aggrediti dalla crisi, ambiente. In questa maniera si entra nei meccanismi della politica che decide. Ad oggi invece si è marginali persino sulla vicenda della vertenza ternana dove non solo non si trova una posizione comune, ma peggio ancora non si è neanche protagonisti nei tavoli dove si tratta come quello della Thyssen".

"Punto secondo: convocare le forze di sinistra e iniziare una vera costituente" ha continuato Vinti "dove ci sia ampio spazio per le forze sociali, del volontariato e dei movimenti. Più tempo si perde, più giochetti si fanno e più si rischia di fare la fine come al Comune di Perugia. Per la prima volta nessun rappresentante di sinistra in consiglio comunale a causa della frammentazione. Non dimentichiamoci che alle europee la Lista Tsipras ha ottenuto il 6 per cento, gli elettori poi che hanno scelto altre liste quando si è passati alla scheda elettorale per le comunali dove erano presenti Rifondazione e Sel". 

Vinti sogna una sinistra unita ma non alternativa al centrosinistra in Umbria in vista delle regionali 2015: "Dobbiamo stare all'interno del centrosinistra con una nostra identità e un nostro progetto. Non credo alle tesi di chi vuole essere alternativi e fuori dal perimetro della coalizione. Non ci possiamo permettere una lunga traversata nel deserto dove molto probabilmente ci perderemmo per sempre". In questo caso Vinti va contro Rifondazione che sta teorizzando l'uscita, insieme ad altre forze di sinistra, dalla coalizione in Umbria per creare un movimento autonomo e alternativo. 

"E' ovvio - conclude Vinti - che la sinistra unita non potrebbe rimanere in una coalizione dove sono presenti gli uomini del Nuovo Centro Destra o finte liste civiche ma che in realtà sono di destra. Il dialogo a quel punto sarebbe impossibile. Per evitare questa deriva da grandi intese gli eletti nei vari comuni della sinistra devono stare uniti alle prossime elezioni provinciali. Il centrosinistra spinge per un ottimo candidato come il sindaco Mismetti. Ma anche in questo caso da sinistra tutto tace. Vogliamo consegnare anche la provincia di Perugia al centrodestra?".

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