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Cronaca

Inchiesta sanità, funzionari e farmacisti indagati: truffa, concussione e falso

Chiusa l'inchiesta dei Nas su un presunto giro di favoritismi volti ad agevolare farmacisti da parte di alcuni dirigenti e funzionari regionali

Chiuse le indagini su un presunto giro di “favoritismi” nei confronti di alcuni farmacisti e che vede spuntare i nomi dell’ex capo dell’ufficio autorizzazioni e accreditamento della Sanità regionale Antonio Perelli, di due funzionari regionali, Luca Orlandi e Lidia Richieri, di due farmacisti – Massimo Ceccarelli e Alessandro Rossi. Insieme ad altri otto indagati, le accuse (a vario titolo) vanno dalla truffa all’abusivo d’ufficio, dal falso alla concussione. Già nel 2015 le indagini avevano portato alla perquisizione dei Nas negli uffici del Broletto per alcuni accertamenti.

Le condotte contestate a sei degli indagati, secondo il sostituto procuratore Mario Formisano, titolare del fascicolo dell’indagine, riguardano anche una presunta associazione per delinquere in cui, attraverso “atti amministrativi illeciti” avrebbero gestito il servizio di accreditamento e valutazione qualità della Regione favorendo in maniera sistematica alcuni operatori sanitari accreditati. Due farmacisti avrebbero ottenuto l’autorizzazione a gestire depositi farmaceutici, ma privi dei requisiti richiesti.

Tra le accuse di falso rivolte a Perelli,come riporta La Nazione, anche quella di “falso ideologico in atto pubblico” per aver omesso di dire che era socio titolare di una farmacia in occasione della sottoscrizione del contratto con la Regione, e truffa. La procura aveva evidenziato come Perelli, dirigente regionale salute, era anche titolare di una farmacia – una incompatibilità dunque che – secondo l’accusa – gli avrebbe fatto guadagnare, come riporta il quotidiano, ben 37mila euro annui. Un’erogazione che non gli sarebbe stata concessa se avesse rivelato la sua partecipazione nella gestione della farmacia. Tra gli indagati spunta anche il nome dell’ex vice presidente dell’ordine dei farmacisti della provincia di Perugia, Giuseppina Mantucci. 

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