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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

In coma a seguito di un'operazione: sotto indagine otto medici dell'ospedale di Perugia

Una storia travagliata e che ha per protagonista una ragazza che si era recata in ospedale per l'asportazione dell'utero e la ricostruzione della vescica

Sono in tutto otto i medici del Santa Maria della Misericordia di Perugia finiti, questa mattina, davanti al gip Lidia Brutti. L'indagine è partita, come si legge nella querela presentata dal fratello della donna, a causa delle complicazioni subentrate a seguito di un intervento chirurgico effettuato per l'asportazione dell'utero e la ricostruzione della vescica.

I fatti - Poco dopo la delicatissima operazione la giovane viene dimessa dall'ospedale. Da questo momento in poi la situazione muta ed improvvisamente degenera. La ragazza inizia infatti ad avvertire forti dolori addominali. Il fratello decide quindi di chiamare la guarda medica che consiglia loro di recarsi d'urgenza in ospedale. Al pronto soccorso le consigliano di prendere alcuni farmaci e la dimettono poco dopo. Passano solo due giorni e la giovane inizia a sentire nuovi strazianti dolori. Il fratello decide quindi di riportarla nuovamente al Santa Maria della Misericordia dove scoprono che è in corso un'infezione. Viene quindi nuovamente sottoposta a una nuova operazione.

La paziente viene trattenute nel reparto di chirurgia, ma sopraggiunge una polmonite che costringe i medici a trasferirla a Foligno, dove viene messa in coma farmacologico. Una vicenda drammatica sfociata ovviamente in un'indagine a carica dei medici che presero in cura la ragazza. Per due degli otto coinvolti è stata chiesta l'archiviazione. Oggi, l'avvocato Delfo Berretti che difende la famiglia della giovane, si è opposto alla richiesta di archiviazione con la speranza che si faccia chiarezza su quanto avvenuto.

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