Morta a soli 23 anni in un incidente aereo: il tribunale assolve i tre imputati

“Assolti, perché il fatto non sussiste”. Riccardo Marano (legale rappresentante della Aviomar), Gerardo Marziello (capo controllo) e Alberto Lucantoni (responsabile della gestione tecnica della Aviomar e funzionario dell’Enac) sono colpevoli dell’incidente aereo che costò la vita Noemi Moscetta e al suo istruttore Antonino Sarica. A deciderlo il collegio presieduto dal giudice Mattone che ha letto la sentenza dopo 4 ore di camera di consiglio. 

Sono, ormai, passati sette lunghi anni da quel drammatico 2008, anno in cui la loro amata figlia si schiantò con un aereo, perdendo la vita a soli 23 anni. Un incidente che, secondo il pm Giuseppe Petrazzini, poteva essere evitato se solo si avesse provveduto a un’accurata manutenzione del velivolo. 

Nelle passate udienze si è tentato di accertare le responsabilità delle persone imputate nel processo e cioè del proprietario della scuola di volo a cui la giovane era iscritta, del tecnico addetto alla manutenzione e di chi aveva l’obbligo di controllare il velivolo. 

A rispondere alle domande del pm Giuseppe Petrazzini, furono il perito dell’accusa, che chiarì le anomalie che avrebbero, a suo avviso, causato l’incidente.  Tutto ruota intorno a quel filtro che non era stato cambiato e che non era “applicabile” al velivolo che si è andato a schiantare. Fattori tecnici, questi, che potrebbero aver causato dei problemi in volo. Certo è che accertare la verità, come spiegò sempre il tecnico in aula, “non è semplice, ma delle anomalie riscontrate comunque restano”, andando così ad avvalorare la tesi dell’Accusa. 

Secondo il pubblico ministero quell’aereo non sarebbe mai dovuto decollare perché mancavano i requisiti per potersi alzare in volo. Le udienze si sono, però, susseguite una dietro l’altra e la verità sul quel drammatico episodio non è ancora stata accertata. +