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Cronaca

Inchiesta sanità - "Il mercato della rinomina" inguaia il commissario Casciari. Nel mirino i concorsi per infermieri e per Anestesia

Nelle intercettazioni e nei documenti dell'indagine sulla sanità regionale il nome del commissario viene fatto più volte in relazione alla sua posizione precedente di dierettore Usl

L’inchiesta sui concorsi truccati nella sanità regionale continua mietere teste apicali nella dirigenza locale. In particolare il concorso per infermiere, oltre agli indagati già conosciuti, vede spuntare la figura di Andrea Casciari, all’epoca direttore Usl 1 e adesso commissario della sanità a Terni.

Dalle intercettazioni e dalla misura cautelare con la quale la Procura di Perugia ha sconquassato il mondo della politica regionale emerge un quadro di telefonate e contatti per raccomandare i propri candidati. A quel concorso si presentarono migliaia di aspiranti e i vertici della sanità locale avrebbero attribuito voti elevati o bassi in base al candidato da promuovere o far scivolare in fondo alla graduatoria.

Ad esempio in una intercettazione parla con Carnio, responsabili di quel concorso, e viene informato che è “…fatta…” per “…quella del Generale…”, cioè la sorella di un altro grado dell’Arma che ha “conseguito il punteggio di 19/20 alla prova pratica del concorso pubblico per le assunzioni a tempo indeterminato di 103 collaboratori professionali sanitari infermieri cat. D”.

Dopo l’interessamento di Barberini la donna si sarebbe assicurata un “20, corrispondente al voto massimo previsto per la prova scritta” e che “tutti i nominativi da lui segnalati sulla base della lista” sono stati sistemati, tra cui anche quelli di Casciari.

Secondo la Procura la conversazione “è significativa del numero delle persone segnalate e della difficoltà di riuscire a soddisfare tutte le richieste” e che i soggetti la cui promozione deve essere garantita sono in aumento. Un’insolita “lievitazione” che potrebbe portare a non accontentare tutti.

In un’altra intercettazione Duca parla di Casciari in riferimento alle operazioni della Guardia di finanza in ospedale: “In attesa che la porta via tutti la Guardia di Finanza...la graduatoria...c’hanno scritto che vogliono tutti gli atti di tutti i concorsi che abbiamo fatto nell’ultimo semestre ...ci ridi?… no, non scherzo...tu non sei coinvolta perché ci han chiesto tutti i concorsi dei primari e delle categorie protette... han chiesto a Casciari anche l'avviso degli infermieri...”.

VALOROSI: “Quello degli infermieri che ci sei anche tu (rivolto a Gabriella Carnio)...”.

DUCA: “...han chiesto...han chiesto ventisette graduatorie”.

GABRIELLA: “A ragazzi, ma anche da Casciari?”.

DUCA: “Quello l'han chiesto a Casciari perché è titolare lui…”.

VALOROSI: “sai CASCIARI come sciala alla USL? Casciari… hai presente il mercato della rinomina? Dice: “quante?, tu faie…?” m’a Bocci, la Marini”.

BARBERINI: “tu quante? 5? …Però mi garantisci?”.

Alla fine passano in 60, ma saranno proprio i direttori, tra cui anche Casciari, a scegliere a chiamata dalle graduatorie.

Il nome di Casciari viene fatto anche in occasione del concorso per Anestesia. Nel corso di una conversazione Duca “ammette di aver già affrontato qualche sera precedente l’argomento del candidato da preferire con l’assessore Barberini e con Casciari Andrea, Direttore Generale della Usl1 Umbria. Dopo aver visto i “punteggi titoli provvisori dei candidati, così come determinati con il verbale della commissione esaminatrice del 19 marzo 2018” viene impartito l’ordine di “accorciare le distanze” tra i titoli del candidato perugino rispetto al “più titolato” primario di Anestesia presso l’Ospedale di Rimini, “poiché qualora quest’ultimo si presentasse al colloquio, sarebbe un problema non da poco garantire la vittoria dei candidati interni”.

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