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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Peculato, fissata udienza per Presidente Brega: "Ora si farà chiarezza"

L'inchiesta a carico del Presidente del consiglio regionale Eros Brega è giunta al termine. Fissata udienza il 14 gennaio. Brega si dice ottimista ed è pronto a dimostrare la propria estraneità ai fatti

Si va verso la definizione della posizione del Presidente del Consiglio regionale Eros Brega nell'ambito dell'inchiesta ternata sugli eventi valentiniani. Il 14 gennaio prossimo, dopo la chiusura dell'indagini, è convocata un'udienza per discutere sulla richiesta di rinvio a giudizio del Presidente da parte del Pm. Sono 14 le presunte contestazioni sollevate dalla Procura per il reato di peculato. Parti offese il Comune di Terni e il Ministero della Giustizia.

I fatti vanno al 2000 al 2010 e sono stati ampiamente dibattuti e respinti direttamente dal Presidente Brega che ha chiesto da tempo un confronto per poter ribattere punto dopo punto le accuse che ha sempre respinto. "Sono sereno - ha spiegato a Perugiatoday.it che lo ha contatto telefonicamente - ed anzi aggiungo solo poche parole: da tempo chiedevo la chiusura dell'inchiesta per potermi difendere il prima possibile". Il Presidente Brega - non emergono elementi nuovi rispetto a quelle uscite in passato sulla stampa - ha diramato anche un comunicato dove anticipa la sua difesa.
LA NOTA INTEGRALE
Dopo che di concerto, Ufficio di Procura ed Ufficio GIP, avevano respinto ben quattro richieste di incidente probatorio inoltrate dalla difesa per ottenere la ammissione di una perizia di natura tecnico-contabile, volta a fare chiarezza sui peculati – che poi, al piu’, sarebbero appropriazioni indebite prescritte – asseritamente consumati da Eros Brega, nell’ambito degli Eventi Valentiniani; dopo che l’ultima di tali istanze, in data 25.05.2012, veniva rigettata con la seguente motivazione:
“Considerato che sebbene la richiesta appaia ammissibile e rilevante alla luce delle puntuali contestazioni formulate dalla difesa del Brega, si ritiene opportuno attendere l’esito degli accertamenti disposti dal P.M., il quale ha preannunciato nel parere in atti un ridimensionamento o comunque una modificazione dell’originaria impostazione accusatoria, onde non sottoporre al perito temi di indagini che potrebbero rivelarsi inutili……”;
nel mentre il Comune di Terni, con delibera consiliare n.ro 277 del 26.11.2012 avvalorava il fondamento delle tesi difensive, inserendo le partite oggetto di addebito penale, fra le poste fuori bilancio, a conferma dell’essere qualificate le relative spese, come corrette e come inerenti alla predetta manifestazione, in quasi contestualità, veniva notificato all’indagato l’avviso conclusioni indagini. Che viceversa riproduceva pedissequamente la primigenia contestazione.
Il contrasto tra il contenuto della trascritta giustificazione per negare l’incidente probatorio, e la immutazione degli addebiti, nel Presidente del Consiglio Regionale destava dapprima stupore che si trasformava poi in pesantissimo disappunto, in ragione delle circostanze che sarebbero emerse e che appresso vengono elencate. A mero titolo esemplificativo. Ove la locuzione “a mero titolo esemplificativo”, deve essere doverosamente sottolineata.
L’esame delle copie dell’incartamento, messe a disposizione della difesa in modo tardivo ed irrituale, consentiva di apprendere che il pm, nel corso delle indagini, aveva disposto ben quattro consulenze, di cui le prime tre sviluppate sul quasi niente della documentazione contabile della associazione Eventi Valentiniani. Visto che il grosso della documentazione sarebbe affiorato solo nel marzo 2012, per l’opacissima causale di essere andata persa, nella fase di trasferimento della Confcommercio, dalla vecchia sede alla nuova sede.
Il rocambolesco rinvenimento della documentazione, verosimilmente in qualche modo favorito dall’entrata in scena del nuovo meritevole dirigente della Squadra Mobile di Terni, avrebbe spinto il pm procedente a chiedere ed ottenere una quarta consulenza, che si concludeva in die 5.9.2012 in questi termini
“Nella relazione depositata presso gli Uffici della Repubblica in data 20.01.2012 era stata rilevata la mancanza della documentazione giustificativa di alcune spese sostenute dalla Associazione Eventi Valentiniani. Alla luce delle fatture ricevute solo in data 30.03.2012 è stato possibile verificare l’inerenza di tali spese ad eccezione di quelle documentate dalle fatture che seguono…omisssis”
(sei fatture per € 6.660,00, d’assieme): quindi un peculato – meglio una appropriazione indebita- continuato/a, pari a qualche centinaia di migliaia di euro, veniva ridotto alla supposta residua ruberia pari a meno di circa € 7.000,00 complessive. Correlate a sei operazioni in uscita che di per se’ lunga la dicono sulla apprezzabilità della inchiesta.
Le scelte accusatorie che residuano, saranno contrastate a tempo debito, fermo rimanendo che, da un lato, la contestazione concernente la ipotetica concussione subita da un imprenditore, non risale al periodo in cui Brega era Presidente del Consiglio della Regione ed attiene ad accaduto soggetto a ben altra lettura; e che, d’altro lato, i residui addebiti non si ritengono degni di replica espressa.
Non sono stati rispettati i diritti della difesa, rilevato che a fronte della notifica dell’avviso di conclusioni indagini avvenuta il 15 ottobre 2012, solo in data 6.11.2012 sarebbero stati inviati per e.mail allo studio Morcella, molte delle copie che riguardavano il fascicolo delle indagini preliminari. Di talchè esclusivamente da quella data sarebbero potuti decorrere i 20 giorni entro i quali la difesa avrebbe potuto far valere le sue ragioni. Con la conseguenza per cui la udienza preliminare fulmineamente fissata per il 14 gennaio prossimo venturo, non potrà non importare una regressione degli atti all’Ufficio del pm. Per assicurare una obbligata rivisitazione dell’impianto accusatorio, nel rispetto del contraddittorio e per cosi’ contribuire a sanare la molteplicità delle inesattezze procedurali che annidano nella inchiesta, connotata in negativo da una serie di forzature di formidabile valenza, talune persino di stampo documentale. (Di esse si tratterà al momento opportuno).
Per l’intanto si preannuncia il deposito di due denunce per calunnia ed altro, a carico di due persone, una donna ed un sedicente tecnico contabile, sembrerebbe nemmeno officiato per lo scopo.
Purtuttavia, come uomo delle istituzioni, il Presidente del Consiglio Regionale tiene a dichiarare di mantenere inalterata la fiducia nella magistratura; nonché a ribadire la certezza della propria assoluta radicale estraneità, in relazione agli addebiti che gli sono stati mossi. Come lo sviluppo procedimentale/processuale della inchiesta non potra’ non dimostrare.

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