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Cronaca

Nube nera: cessato l'allarme per l'aria, ora l'attenzione si sposta sulle ricadute a terra. Analisi su verdure e alimenti

Il bilancio dell'Usl 1 a distanza di cinque giorni: i livelli di sostanze pericolose in via di regolarizzazione, ma l'attenzione resta alta. L'ordinanza sindacale rimane valida

Migliorano le condizioni dell'aria nella zona interessata dall'incendio della Biondi Recuperi, ma l'allerta non è cessata. L'attenzione si sposta ora sui rischi connessi alla ricaduta a terra dei prodotti inquinanti che durante l'incendio si sono prodotti. L'Usl 1, a cinque giorni dal rogo nell'azienda di gestione rifiuti, fa il punto sulla situazione attuale, a fronte dei dati ancora parziali forniti dall'Arpa ma "deponenti per una sostanziale normalizzazione dei parametri di qualità dell’aria" relativi alla presenza di pm10, diossine e policlorobifenili, idrocarburi, metalli, benzene, stirene, diossido di azoto, monossido di carbonio, innalzatisi dopo il rogo.

Sentiti anche i competenti servizi del Dipartimento di Prevenzione della USL Umbria 1, "si comunica che ad oggi non sussistono più le problematiche di inquinamento aereo che avevano portato, tra le altre cose, alla temporanea chiusura delle scuole nel territorio interessato. Tuttavia, laddove non ancora attuato, si ricorda l’importanza di procedere ad un intervento straordinario di manutenzione, pulizia e sostituzione dei sistemi di filtrazione destinati al ricambio dell’aria di ambienti di vita e di lavoro, nonché ad una accurata pulizia dei relativi locali".

Nube nera a P.S Giovanni, rilevata diossina durante e dopo incendio. il bollettino qualità dell'aria ad oggi

In attesa di ulteriori dati da Arpa, "l’attenzione si sta rivolgendo soprattutto verso le ricadute a terra degli inquinanti prodottisi in occasione dell’incendio e in tal senso sono in corso accertamenti volti a determinare il contenuto" delle sostanze inquinanti su campioni di latte bovino, di uova, di vegetali a foglia larga (bietole e rape) e di fieno destinato all’alimentazione animale.

Nel contempo, spiega ancora l'Usl1, "sono anche in atto indagini ambientali riguardanti l’inquinamento da prodotti di combustione all’interno del sito produttivo interessato dall’incendio e nelle aziende più prossime, per valutare ulteriori aspetti di tutela riguardanti soprattutto i lavoratori. In attesa dei risultati di tali accertamenti e fino a nuova comunicazione, nei territori interessati si raccomanda pertanto la puntuale osservanza delle disposizioni cautelative di cui all’ordinanza sindacale". Che prescrive, in sintesi: consumo di prodotti alimentari coltivati solo dopo accurato lavaggio con acqua associato a strofinazione delle superfici e, ove possibile, alla rimozione del rivestimento superficiale mediante spellatura o sbucciatura; divieto di consumo dei prodotti coltivati nell'area individuata, da parte dei soggetti più a rischio, come bambini, donne in gravidanza e in allattamento; divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei; divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile; e. divieto di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali, raccolti nell'area interessata dall'incendio. 

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