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Tribunale Ecclesiastico: procedure più snelle per l’annullamento del matrimonio religioso

Sempre più famiglie nel baratro di una crisi economico-morale che non tenta a diminuire, e che investe una perdita di senso dell'unione ormai dimostrato da un aumento di richiesta di nullità del sacro vincolo. Ed è proprio in questo particolare momento socio culturale di mancata certezza nei valori sacri ed umani, che la Chiesa auspica un dialogo aperto e sincero

Una Chiesa che capisca il reale stato di salute delle famiglie, che si prodighi nell’ascolto e nella consapevolezza che ci sia reale coscienza del vincolo del Matrimonio, un vincolo ormai sofferente della crisi economica e di valori nell’età contemporanea.

Sempre più famiglie nel baratro di una crisi economico-morale che non tenta a diminuire, e che investe una perdita di senso dell’unione ormai dimostrato da un aumento di richiesta di nullità del sacro vincolo. Ed è proprio in questo  particolare momento socio culturale di mancata certezza nei valori sacri ed umani, che la Chiesa auspica un dialogo aperto e sincero.

Con questa premessa, è stato inaugurato stamane, davanti alle massime autorità civili e religiose, il nuovo anno giudiziario del Tribunale Ecclesiastico dell’Umbria, con il saluto del cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, presidente della Ceu e moderatore del TERU, la relazione sull’attività nell’anno 2014 a cura del vicario giudiziale, padre Cristoforo Pawlik, e la prolusione sul tema: “La riforma del processo matrimoniale canonico”, dell’insigne professore Paolo Moneta, membro della Commissione speciale di studio per la riforma del processo matrimoniale canonico.

“Viviamo un tempo speciale, ha esclamato Bassetti, la Chiesa ha intercettato e affrontato i cambiamenti che interessano la famiglia nella società contemporanea, la famiglia vista non come ideale astratto, ma reale, con tutta la complessità dei suoi problemi e delle sue risorse”.

Un Focus sulla novità introdotta da Papa Francesco, la riforma del processo matrimoniale canonico, con l'obiettivo di semplificarne la procedura, rendendola più snella e salvaguardando il principio di indissolubilità del matrimonio. Più giustizia a chi è costretto ad aspettare anni per avere responso riguardante la validità o meno del proprio matrimonio, più carità a chi è imprigionato nelle lentezza delle procedure, ma con un occhio di riguardo affinchè queste stesse procedure siano disgiunte dalla sfera degli affari.

“Nella Chiesa la giustizia è accessibile a tutti”, come ha ricordato padre Cristoforo Pawlik, anche grazie alla riduzione od esonero totale del contributo dovuto alle spese processuali per chi ne ha bisogno. I costi delle cause per ottenere la nullità sono: per  la parte attrice che invoca il Ministero del tribunale 525 euro, mentre la parte convenuta non è tenuta ad alcuna contribuzione.

La famiglia verso sfide inedite. Il Magistero della Chiesa sul matrimonio va presentato nelle offerte in modo comunicativo ed efficace, Il Papa ha richiamato la giustizia nella Chiesa in tempi ragionevoli, auspicando la futura gratuità delle spese per il processo di annullamento.

Matrimoni annullati: Nel 2014 il tribunale ha trattato 231 cause di nullità matrimoniale: 104 le cause di nullità espletate, delle quali 92 con sentenza positiva (7 quelle negative), e 127 quelle pendenti. Nella maggior parte dei casi le parti sono operai o impiegati, mentre le fasce d’età più interessate sono quelle che vanno dai 31 ai 40 anni e dai 41 ai 50. A minare maggiormente il vincolo del matrimonio è l’incapacità contrattuale degli sposi, scarsa presa di coscienza di diritti e doveri all’interno della coppia. La maggior parte dei processi si è chiusa entro un anno e mezzo, 6 il numero di cause chiuse in meno di sei mesi e 5 oltre due anni. 

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