rotate-mobile
Cronaca

Il Music Fest non tradisce le aspettative: "E' stato l'anno migliore"

Apprezzati soprattutto i concerti alla sala dei Notari e l’opera al teatro Pavone. Ilana Vered: il nostro festival esprime gioia, i musicisti amano lavorare in questa città

Dopo dieci anni di attività il Music fest Perugia, il festival di musica classica diretto da Ilana Vered e Peter Hermes, ha raggiunto i risultati tanto attesi in termini di pubblico e di riconoscimento artistico. L’evento, andato in scena tra fine luglio e le prime tre settimane di agosto, è insieme scuola di musica e palcoscenico privilegiato per i giovani e un’occasione per ascoltare in città musica classica di alto livello grazie alla presenza di musicisti di fama internazionale nella doppia veste di maestri e artisti. Quest’anno ha registrato l’edizione di maggiore successo con grande soddisfazione degli organizzatori.

“È stato l’anno migliore – ha confermato il direttore artistico Vered –, sono felicissima e stanchissima. L’atmosfera è sempre stata gioiosa ed è quello che voglio. Questo festival non è per solo addetti ai lavori ed esperti di musica, ma è aperto a tutti. Rappresenta un momento di gioia e di freschezza che la musica sa dare. E Perugia d’estate è pronta ad accogliere tutto questo”. “Il riscontro di pubblico è stato impressionante – ha confermato Hermes –, a partire dai perugini che hanno assistito ai concerti, numerosi soprattutto alla sala dei Notari”. 

Sono stati oltre 200 gli studenti, due orchestre di cui una con 40 strumentisti e 50 maestri di fama internazionale. La proposta musicale e artistica, come di consueto, ha previsto concerti con orchestra, maratone musicali, esibizioni di giovani talenti che da anni crescono insieme al festival e la messa in scena dell’opera. Tante e consuete le location, sala dei Notari di palazzo dei Priori, basilica di San Pietro, palazzi della Penna e Gallenga, cortile del palazzo della Provincia, hotel Brufani e teatro Pavone che ha ospitato la recita del Don Giovanni di Mozart. “La messa in scena – ha confessato Vered – è stata un po’ lunga ma molto ben fatta. Abbiamo avuto voci italiane bellissime. Speriamo di coinvolgere sempre più italiani nel festival”. “Ogni anno abbiamo nuovi allievi e maestri che si innamorano di Perugia – ha ripreso il direttore artistico –, tutti vorrebbero ritornare ma noi siamo costretti a fare delle selezioni. Piace lavorare qui perché Perugia ha la giusta dimensione, non è troppo grande né troppo piccola, c’è tanta bellezza e vitalità. E noi riusciamo a esibirci in location d’eccezione. Forse i perugini non sanno quanto è bello tutto questo ma per i musicisti che arrivano in città è un miracolo”.

“Adesso il nostro festival – ha spiegato Vered – è famoso nel mondo soprattutto perché ha una particolarità e cioè il fatto che tanti solisti suonino con l’orchestra”. “Il Music fest Perugia – ha confermato Hermes – ha ormai dei ‘satelliti’ in territorio internazionale: siamo a Taiwan, a Seul in Corea e a Singapore. Insomma, il piccolo festival italiano di Perugia e dell’Umbria è diventato un ‘baby gigante’ nel mondo della musica classica. Siamo fieri per noi e per la città”. 

Chiusa con successo l’edizione 2015, gli organizzatori annunciano che il festival, il prossimo anno, tornerà nell’ultima settimana di luglio e nelle prime tre di agosto. Confermate le location e la formula a cui si aggiunge un’ambiziosa speranza, quella di portare l’opera lirica di Giacomo Puccini La Boheme al teatro Morlacchi. Prima di lasciare l’Italia e Perugia, Ilana Vered si esibirà ancora una volta a palazzo della Penna, mercoledì 9 settembre, alle 21, per un concerto di beneficenza su musiche di Bach Mendelssohn ed Haydn.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Music Fest non tradisce le aspettative: "E' stato l'anno migliore"

PerugiaToday è in caricamento