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Cronaca

Il capoluogo umbro è ufficialmente città più "family friendly" : la famiglia al centro della politica sociale ed economica

La notizia arriva direttamente dal Forum delle Associazioni Familiari dell’Umbria e dal Coordinatore regionale dell'Associazione nazionale famiglie numerose, Vincenzo Aquino:
“Abbiamo appreso con piacere che nella seduta di Giunta comunale del 10 gennaio è stato approvato tramite delibera l’avvio formale al percorso “family friendly” intrapreso già da tempo dall’Assessore alle Politiche Sociali e Famiglia Edi Cicchi”.
L’Assessore Cicchi è da sempre orientata a un sistema di welfare che ponga al centro la famiglia come soggetto in condizione di esprimere le proprie potenzialità e il proprio capitale sociale, in sinergia con il resto della società civile, attraverso la  promozione di  politiche trasversali di implementazione, promozione e valorizzazione”.
 
L’idea di diventare un Comune “pro famiglia” nasce e si sviluppa sul modello della Provincia autonoma di Trento, che dal 2004 con l’adozione del “Piano degli interventi in materia di Politiche familiari”, ha reso il territorio trentino “amico della Famiglia”, sia tramite il coinvolgimento di tutte le organizzazioni pubbliche e private che sviluppano iniziative ed erogano i  servizi per la promozione della famiglia, sia attraverso un processo di certificazione dei Comuni che intendono introdurre politiche familiari innovative.
 
Proprio dai numerosi incontri e dal dialogo interistituzionale tra Trento, Perugia e l’Associazione Nazionale delle Famiglie Numerose si sono concretizzati i passi successivi per il riconoscimento di città family friendly. In primis, la modifica allo Schema Generale di Organizzazione dell’Ente, che ha individuato nella Dirigente dell’Area Servizi alla Persona, dott.ssa Roberta Migliarini, il tecnico a cui affidare il compito di coordinare gli interventi intersettoriali specifici e finalizzati a promuovere le politiche familiari in ogni ambito: dalle politiche della casa al tempo libero, dallo sport, alla cultura, dalle politiche urbanistiche a quelle della mobilità e ambientali.
 
“Emergenze come quella della forte denatalità - prosegue Aquino - si traducono nella necessità imperativa di politiche integrate, azioni concrete che non siano solo legate all’area del disagio sociale ma che perseguano uno sviluppo di azioni, in termini anche economici”. Sono stati già avviati gli incontri per la formazione di un network di soggetti pubblici e privati di sostegno già attivi a tal fine. Ciò è avvenuto anche sulla base di quanto stabilito dalle linee programmatiche del Sindaco, Andrea Romizi, in particolare la linea 13 “Benvenuti nella Perugia delle famiglie e del sociale”, che pone al centro dell’azione politica le necessità del nucleo familiare.
 
La famiglia viene dunque intesa soprattutto come centro di importanti funzioni sociali, economiche ed educative. Obiettivo già oggetto anche di altre misure di intervento come l’istituzione della Baby Card, di bandi come quello riguardante il cd. “contributo badante”, e come Agenda Urbana, che prevede la prossima realizzazione di centri per le famiglie in un’ottica di valorizzazione della partecipazione e dell’associazionismo familiare. Importante anche la delibera che prevede un accordo di collaborazione con la Regione riguardante il “Family Help”, ovvero dei buoni servizio per prestazioni individuali di lavoro a domicilio finalizzati alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro di persone e famiglie.
 
Conclude il Coordinatore regionale ANFN: “Esprimiamo dunque soddisfazione per l’aggiunta di questo ennesimo tassello al mosaico di interventi a tutto tondo con un unico comune denominatore: la famiglia e tutte le possibili declinazioni di azioni ad essa dedicate, che ne riconoscono il ruolo di co-attore delle politiche sociali comunali”.
 

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