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Cronaca

Caccia in Umbria, giornata di preapertura e di multe: otto verbali in tre ore

La denuncia del Presidente del Wwf: “Un caso veramente assurdo è stato quello dei cacciatori vaganti che si muovevano insieme al capanno in modo da spostarsi nelle campagne”

Le Guardie del Wwf sono state impegnate questa mattina nei controlli venatori nella provincia di Perugia. Un numero esiguo, ma che ha consentito di rilevare come previsto dalla legge diverse infrazioni, fra cui la mancata distanza tra gli appostamenti che si contendevano gli spazi attorno ai campi di girasole e vicino ai corsi d’acqua.

Cinque sanzioni nel giro di appena 3 ore di controlli. 1Una concentrazione anomala che ha visto alcuni cacciatori rinunciare alle postazioni già segnalate dalla sera prima, appunto per mancanza di spazi. Alcuni sono stati sanzionati dalle Guardie Wwf per il mancato rispetto della misura minima dei 100 metri previsti - spiega Sauro Presenzini, Presidente del Wwf Perugia. 

Altri cacciatori sono stati sanzionati con 154 euro per non aver annotato sul tesserino venatorio l’abbattimento delle prede, “ma l’elenco delle scorrettezze non finisce qui – commenta il Presidente del Wwf Perugia -  infatti sono state anche elevate sanzioni per aver circolato e sostato con la propria vettura negli ambienti naturali, nei prati, fin sotto al capanno di caccia”. 

Un caso veramente curioso, quello occorso a Pila di Perugia, che Sauro Presenzini  commenta con un sorriso, asserendo che seppur è da 35 anni che opera nel settore, non aveva mai visto una scena comica del genere, degna del miglior film del ragionier Ugo Fantozzi. “Le regole della caccia in questa apertura anticipata, impongono al cacciatore di dover  sparare solo da appostamento, “ancorandolo” quindi al luogo da lui scelto, senza dargli possibilità di vagare per il territorio. Due giovanotti di Spoleto con una spiccata e fervida immaginazione, hanno pensato di fare la caccia vagante da dentro il capanno, infatti sollevandolo da terra con le mani, rimanendo dentro “l’appostamento mobile” si spostavano con esso (e dentro di esso)  sul territorio ed infatti vagavano nelle campagne, formalmente in regola con la Legge”. 

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