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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Gualdo Tadino

Carabiniere accusato di violenze sessuali: "Non sapevo che avesse un ritardo cognitivo"

Un “uomo ai limiti del patologico”. È per questo motivo che il gip aveva deciso che il carabiniere di Gualdo Tadino sarebbe rimasto ai domiciliari

“Non potevo sapere che quella donna fosse affetta da un disturbo cognitivo. Vedevo che andava in America e guardava le partite...”. Sono queste le parole pronunciate da Stefano Tittarelli durante l'interrogatorio di garanzia che si è tenuto ieri dinnanzi al gip Alberto Avenoso. Il carabinieri arrestato con le accuse di adescamento, violenza sessuale aggravata e concussione, ha risposto a tutte le domande che gli sono state poste, rimanendo seduto davanti al giudice per oltre un'ora.

Sono ben tre le vicende che lo vedono coinvolto tra le quali quella di aver avuto rapporti sessuali con una prostituta. L'uomo ha affermato che la donna era assolutamente consenziente e che solo uno delle due prestazioni si sarebbe consumata all'interno della caserma. Nel frattempo il suo legale Nicola di Mario ha chiesto una misura restrittiva meno pensante, come l'obbligo di dimora.

Il gip - Un “uomo ai limiti del patologico”. È per questo motivo che il gip aveva deciso che il carabiniere di Gualdo Tadino sarebbe rimasto ai domiciliari. Il pericolo per il giudice Alberto Avenoso è che l'uomo, sfruttando la sua posizione, potesse convincere le vittime a rilasciare dichiarazioni che potessero alleggerire in qualche modo la sua posizione.

I fatti - Ma dalle indagine svolte, pare proprio che il 52enne non si sia fatto nessuno scrupolo, sfruttando secondo il gip i punti deboli delle sue vittime. L'uomo era infatti solito intrattenere rapporti con persone mentalmente deboli, come nel caso della ragazza con un ritardo cognitivo “presa di mira” dal carabiniere. I dialoghi raccolti dagli inquirenti, fotografano il torbido in cui era abituato ad agire. Nonostante il diniego più volte palesato dalla vittima, pare che l'uomo insistesse per la registrazione di alcuni filmati “hard” da spedire all'estero in cambio di denaro.

Sempre per il gip Avenoso Stefano Tittarelli non avrebbe avuto alcun freno inibitorio, “andando alla costante ricerca del suo soddisfacimento personale”. Nel frattempo la comunità di Gualdo Tadino, appare sconvolta di fronte a quanto sta emergendo, non potendo immaginare neanche lontanamente la situazione.


 

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