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La Facoltà di Giurisprudenza tira fuori l'orgoglio dopo gli attacchi: "Ma quale decadenza... i risultati parlano chiaro"

Scatta la polemica tra la Facoltà di Giurisprudenza e il quotidiano La Nazione. Motivo dello scontro: un articolo dove si parla di un presunto calo di iscritti, di una facoltà "conservatrice e provinciale"

Scatta la polemica tra la Facoltà di Giurisprudenza e il quotidiano La Nazione. Motivo dello scontro: un articolo dove si parla di un presunto calo di iscritti e di una facoltà "conservatrice e provinciale". All'articolo di Erika Pontini ha risposto Giovanni Marini, Direttore del Dipartimento Giurisprudenza che ha risposto a tutte le accuse-analisi presenti sul quotidiano. 

"I dati sono ben diversi. In primo luogo il numero degli immatricolati 2016/2017: le iscrizioni sono ancora aperte e il numero delle nuove matricole è oggi in linea con quello del precedente anno accademico. Alla chiusura delle iscrizioni l’Ateneo potrà fornire i dati definitivi. Il paragone con gli anni Novanta è del tutto inadeguato per una serie di ragioni oggettive comuni a tutti i corsi di laurea di Giurisprudenza: la crisi economica, la crisi della professione forense e il blocco delle assunzioni nel pubblico impiego".

Sul piatto della bilancia (delle iscrizioni) vengono messi anche Erasmus, tirocini formativi e scuola di formazione: "Il numero complessivo di “complementari” è più che raddoppiato e continuano ad essere offerti anche gli insegnamenti segnalati come mancanti; vedi il caso di “Legislazione antimafia” oggi offerto con diversa denominazione. La qualità della didattica - peraltro positivamente valutata dagli stessi studenti – attira numerosi stranieri in mobilità Erasmus. Anche le domande di iscrizione alla Scuola di Specializzazione per le professioni legali sono in crescita. Sono in aumento i tirocini formativi pre e post-lauream presso soggetti privati e pubblici". Infine, scrive il direttore Marini,  negli ultimi anni l’offerta formativa è stata profondamente innovata, "introducendo diversi insegnamenti impartiti in lingua inglese che aprono alla dimensione europea e internazionale nonché metodologie didattiche all’avanguardia quali le Cliniche Legali e il Laboratorio di scrittura giuridica".

Insomma non saranno più i mitici anni '90, ma nonostante questa crisi economica da paura la Facoltà di Giurisprudenza resta il fiore all'occhiello di un Ateneo che subisce tante critiche ma da oltre 700 anni resiste e va avanti con dignità e fervore culturale. 

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