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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Anabolizzanti importati dall'estero e venduti ai body builder: in due chiedono i lavori di pubblica utilità

Davanti al giudice per l'udienza preliminare gli ultimi due imputati (gli altri quattro hanno patteggiato) dell'inchiesta sul giro di doping tra Perugia, Gubbio e Corciano

Doping nelle palestre con sostanze anabolizzanti importate dall’estero, in particolare dalla Bulgaria, e rivendute agli appassionati del body building tra Corciano, Perugia e Gubbio.

L’operazione dei Carabinieri del Nas di Perugia, del Comando Provinciale e da personale dell'Agenzia delle Dogane aveva portato a sei misure cautelari personali per ricettazione e commercio illecito di sostanze anabolizzanti e farmaci ad azione stupefacente destinati ad atleti di body building e a frequentatori di palestre.

Tre anni di reclusione, commutati in servizi socialmente utili a favore di un’associazione eugubina e 15mila euro di multa per il figlio. Un anno e dieci mesi, con pena sospesa, 10 mila euro di multa per la moglie. Un anno e 8 mesi, pena sospesa, con una sanzione di 8mila euro per il padre. E, infine, un anno e sei mesi con 6mila euro di multa per la moglie. Sono le pene patteggiate da quattro degli indagati, difesi dall’avvocato Ubaldo Minelli, nel corso dell’udienza preliminare nel giugno scorso.

Per gli altri due imputati, difesi dagli avvocati Luca Valigi, Luca Maori, Rossano Monacelli e Francesco Falcinelli, nel corso dell’udienza di oggi è stata avanzata richiesta di messa alla prova e conseguente svolgimento di lavori di pubblica utilità per evitare di arrivare alla condanna.

Le indagini erano iniziate nel mese di luglio 2021 dopo l’intercetto di un pacco contenente farmaci e sostanze anabolizzanti (proveniente dalla Bulgaria) presso l'aeroporto di Milano Malpensa, a destinato a Perugia presso l'abitazione dei soggetto ritenuto il principale autore del commercio illecito. Attraverso appostamenti, intercettazioni e perquisizioni personali e locali sono state scoperte altre spedizioni di farmaci anabolizzanti ed effettuati i sequestri.

L’indagine ha permesso di scoprire un vasto traffico di sostanze illecite ad azione stupefacente in favore di atleti partecipanti a competizioni agonistiche di body building nonché a titolari e frequentatori di palestre con sede fuori regione.

L'approvvigionamento e l'acquisito delle "sostanze" avveniva attraverso canali nazionali ed esteri ad opera dei 4 soggetti, parenti tra di loro, i quali utilizzando app di messaggistica e piattaforme di vario tipo, provvedevano alla successiva spedizione delle sostanze vietate ai numerosi acquirenti "fidelizzati" su tutto il territorio nazionale.

Il volume d'affari finora quantificato è di circa 300.000 euro attraverso oltre 1.800 spedizioni documentate in favore di circa 500 soggetti/clienti, la cui posizione è al vaglio della Procura. Il giudice ha rinviato al primo dicembre per valutare la proposta di messa alla prova e l'accettazione da parte di enti o associazioni per far svolgere i lavori di pubblica utilità ai due imputati.

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