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Cronaca

Animali, nuova proposta shock di Carrocci: "No alla pesca no killer"

"Ripristinare la libera pesca in cui il pescatore uccide rapidamente l'animale senza farlo soffrire": la nuova richiesta dopo quella di abbattere i cani randagi e quelli che non trovano più posto nelle famiglie

Forse non pago della pubblicità (non proprio positiva) a livello nazionale dopo la sua proposta di abbattere randagi o cani che non possono essere più mantenuti dalle famiglie con una puntura dal veterinario, il capogruppo di Umbria Tricolore, Giancarlo Carocci è tornato alla carica in fatto di animali e benessere. E anche questa volta, seppur in buona fede, potrebbe essere soggetto a critiche.

Guarda il video di Carocci.

Abbondati al loro destino cani e randagismo vario, il consigliere provinciale si è stavolta occupato della pesca no killer: ovvero il nuovo metodo adottato dalla pesca sportiva a che obbliga di rigettare in acqua subito il pescato, utilizzando ami senza ardiglione e senza far toccare il terreno al pesce. Il foro provocato dall’amo nel giro di pochi giorni si ricicatrizza.

Ma non la pensa così il consigliere che chiede al Presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi di chiudere i tratti di fiume con questa pratica “definita ingannevole e che porta all’agonia della trota”. “Promuovere certe manifestazioni psuede sportive (la corrida è molto più dignitosa poiché il toro almeno ha la possibilità di difendersi come la pesca chiamata no killer. Chiedo inoltre di ripristinare nei tratti di fiume la libera pesca in cui il pescatore uccide rapidamente l’animale senza farlo soffrire”.

 

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