rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

La grande sfida, Gesenu lancia il nuovo piano industriale: l'obiettivo è risorgere

Un piano industriale ambizioso, ma che se messo in atto potrebbe traghettare Gesenu fuori dalla grande crisi che sta vivendo a causa di quegli investimenti sbagliati che hanno seriamente danneggiato l'azienda

Dopo il primo stop deciso dal neo amministratore delegato Luca Marconi, è stato, finalmente approvato il nuovo piano industriale di Gesenu 2014-2017:  “Il focus del Piano Industriale – spiegano i vertici dell’azienda - è Gesenu SpA. L’azienda, infatti, rappresenta nel Gruppo Gesenu l’asse portante degli indirizzi strategici e costituisce il fulcro della governance operativa. Intervenendo sull’efficienza operativa della capogruppo e razionalizzando il numero e il funzionamento delle Società del gruppo, il Piano traccia un cambiamento, dalla filosofia dell’esserci a quella dell’essere.  La combinazione di recupero di redditività, stabilizzazione e riequilibro finanziario e di un assetto organizzativo più funzionale, rappresentano la ricetta per il rilancio del ciclo degli investimenti. Con questi elementi concettuali, di immediata applicazione, il piano elaborato per il 2014 – 2017, proietta sullo schermo del futuro più prossimo, una situazione di grande rilevanza sia industriale che sociale. Non poteva essere altrimenti, in oltre trent’anni di attività nel settore ambientale Gesenu è ormai parte integrante del territorio, la sua responsabilità sociale è cresciuta insieme ad un know how che la pone ai primi posti nella classifica degli operatori privati a livello nazionale”. Ma ecco nel dettaglio e in maniera schematizzata cosa realmente la “rinnovata” Gesenu Spa, intende sviluppare:

IL RUOLO - Il nuovo modello di governance prevede che Gesenu S.p.A., quale capogruppo di una realtà imprenditoriale importante, riacquisti consapevolezza e ruolo, deconsolidando le attività non ritenute strategiche.    

PARTECIPAZIONI - Il Management è intervenuto per ridurre la complessità societaria del gruppo,  stimolare al massimo le sinergie operative e il travaso di know-how tra le aziende partecipate. 

REDDITIVITÀ - Il miglioramento della redditività è obiettivo primario, perseguito attraverso una gestione più efficiente della cantieristica, la crescita nei settori più convenienti, il controllo dei costi indiretti.

IMPIANTISTICA - È previsto un revamping strutturale degli impianti esistenti, ovvero un intervento di ammodernamento e potenziamento finalizzato all’incremento del recupero e alla riduzione dei conferimenti in discarica; è inoltre previsto un potenziamento del presidio e una crescita dell’attività di costruzione e gestione impianti per conto terzi.

IL BUSINESS - Le direttrici dell’evoluzione industriale di Gesenu saranno la forte crescita dei servizi a libero mercato in cui l’azienda è leader (es. raccolta rifiuti speciali, servizi di supporto alla riscossione tributi) e il presidio delle opportunità nell’impiantista. Nessuna spinta sull’attività di Igiene Urbana, pur partecipando alle gare maggiormente attrattive.

I DEBITI E I CREDITI - Il debito pregresso nei confronti dei fornitori verrà affrontato in modo graduale ma importante, migliorando tempi di pagamento, costi e condizioni. A sostegno della solvibilità verso fornitori, che vede già un trend positivo e di equilibrio, influiranno positivamente azioni di smobilizzo ad hoc dei crediti vantati nei confronti della Sicilia (i.e., ATO Messina2), attraverso operazioni di cessione pro soluto ai subappaltatori che vantano crediti collegati alla commessa. Nel più lungo termine gli stock debitori potranno beneficiare dell’incasso del monte  crediti o di equivalenti forme strutturali di finanziarizzazione dell’attivo. La riattivazione del ciclo degli investimenti si baserà anche su operazioni di funding straordinario, attingendo ad asset aziendali (es. perfezionamento dell’operazione Ambiente Italia, joint venture per la Sardegna tra Gesenu Spa ed Eco Nord Spa) e ad un rinnovato rapporto col sistema creditizio, oggi fortemente asfittico. Priorità immediata è data al recupero degli arretrati di pagamento per tributi e previdenza fino ad azzerare tale fenomeno nel 2016.

IL CONTO ECONOMICO - Considerato il minor perimetro operativo dovuto alla cessione delle attività in Sardegna dal 2015, il Piano prevede di recuperare i ca. € 30 Mio di ricavi entro il 2017 (ricavi 2013-17: +26% a parità di perimetro). Il Margine Operativo Lordo passerà dai ca. € 13 Mio del 2013 (12,6%) ad oltre € 14 Mio nel 2017 (14%), a dimostrazione dell’efficientamento atteso già nella gestione caratteristica. L’Utile Netto atteso passerà da meno dell’1% del 2013 ad oltre il 2,5% nel 2017.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La grande sfida, Gesenu lancia il nuovo piano industriale: l'obiettivo è risorgere

PerugiaToday è in caricamento