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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Castiglione del Lago

Accusato di far parte del branco che estorceva soldi ai ragazzini, assolto: "Sei anni di calvario"

In quattro finirono a processo, oggi la Corte d'Appello ha assolto un giovane accusato di far parte di una gang di bulli di Castiglione del Lago. Ecco tutta la storia

La Corte di Appello di Perugia ha assolto con formula piena "per non aver commesso il fatto" un giovane ragazzo albanese residente da anni a Castiglione del Lago e accusato  di aver concorso con altri nel reato di estorsione nei confronti di altro ragazzo sempre residente a Castiglione.

Il giovane era stato accusato di essere un membro di una baby gang di Castiglione del Lago, "nonostante sin da subito lo stesso si fosse dichiarato innocente ed estraneo ai fatti accaduti a gennaio 2011-in cui un gruppo di giovani bulletti tra cui un minorenne- avrebbero estorto denaro ad un altro giovane. In concorso tra loro, si legge sul capo d'imputazione, avrebbero minacciato la vittima per farsi consegnare 1.600 euro in contanti, chiusi all'interno di una busta e nascosta sotto una panchina nei pressi dell'ospedale di Castiglione del Lago.

Fu la stessa vittima dell'estorsione subita a denunciare tutto alle forze dell'ordine, raccontando di aver ricevuto varie chiamate per farsi consegnare la somma di di denaro "altrimenti sarebbe accaduto qualcosa di brutto". "Ti ricordi dello stereo che ti hanno rubato al parcheggio del cinema? Devi darmi 2mila euro altrimenti ti dò fuoco alla macchina"- si legge nella denuncia sporta dalla vittima. Le chiamate sarebbero poi proseguite anche nei giorni seguenti, per incalzare il giovane a consegnare i soldi, anche sotto minaccia. I quattro giovani accusati, finirono nei guai dopo che i carabinieri li notarono scendere dalla macchina e uno di loro prelevare i soldi da sotto la panchina. In più, uno degli imputati, si era fatto consegnare sempre da parte dello stesso giovane altri 500 euro per garantire "protezione" contro altri bulli. 

Tutti condannati in primo grado, anche il giovane albanese beccato in macchina era stato "incastrato", il Gip lo aveva condannato ad una pena esemplare anche sulla scorta di dichiarazione accusatorie di un componente del branco. Il collegio difensivo del ragazzo, composto dagli Avv.ti Ermes Farinazzo e Saschia Soli, "sulla scorta delle intercettazioni e delle discrepanze presenti nelle dichiarazioni dell’accusatore correo, sono riusciti a dimostrare la piena innocenza del giovane dopo sei anni di calvario, sette giorni di detenzione e un lavoro perso per colpa dell’ingiusta accusa".

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