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Cronaca Gubbio

Picconate contro la vetrina della tabaccheria per rubare "gratta e vinci" e sigarette, processato

L'imputato incastrato dalle telecamere e dal ritrovamento di un pc rubato vicina casa sua. Il pasticcio del testimone da accompagnare in aula

Un computer portatile, “gratta e vinci”, sigarette e l’incasso di una giornata di giocate al lotto. È quanto avrebbe sottratto in una tabaccheria un 22enne albanese, difeso dall’avvocato Toni Aiello, dopo aver sfondato la vetrina a picconate. Sotto l’occhio vigile delle telecamere di sorveglianza.

Secondo l’accusa, il giovane "al fine di trarne profitto, si sarebbe introdotto, infrangendo a picconate il riquadro inferiore della vetrata di ingresso, nella tabaccheria di Padule stazione, adiacente il Bar 2000, impossessandosi di "1.500 euro derivanti dall'incasso del lotto e dei servizi", di "5 pacchi di gratta e vinci del tipo ‘Maxi miliardario’ del valore di 300 euro a pacco intero, 1 dei quali già iniziato", di un "personal computer di colore nero" e di "10 stecche di sigarette di varie marche".

L'ipotesi accusatoria prevede anche l'aggravante dell'uso della "violenza sulle cose" e di aver prodotto un danno patrimoniale al titolare della tabaccheria (la vetrata in frantumi a picconate).

Il giovane, residente nelle vicinanze, non è stato visto da nessuno compiere il furto e anche nei filmati la sua identificazione non è chiara. A portarlo in tribunale la residenza nei pressi dalla tabaccheria e il rinvenimento del computer in un fondo, aperto, utilizzato dalla sua famiglia.

L’udienza non si è tenuta in quanto il testimone, uno dei titolari della tabaccheria rapinata, doveva essere accompagnato dai carabinieri, ma a causa di un’incomprensione sullo svolgimento del processo per il Coronavirus, non è stato portato in aula.

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