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Cronaca Madonna Alta

Hanno mangiato tutto, ben dormito e ridotto in una porcilaia la "casa" dei malati di alzheimer

A distanza di 48 ore dal raid, il centro di Madonna Alta non ha mai smesso di operare e di assistere i tanti anziani malati che le famiglie affidano alle loro cure per alcune ore. Il racconto "arrabbiato" di una figlia che tutti i giorni porta la mamma in cura al centro...

La testimonianza di Luisa, dopo il furto e gli atti vandali a danno del centro di Alzheimer di Madonna Alta, è di quelle forti e colorite. Luisa è una battagliera ex dipendente comunale molto conosciuta sui social che riguardano Perugia. Ha voluto così informare su quello che è accaduto mettendo anche in risalto il gran lavoro delle operatrici che non hanno mai interrotto il servizio. 

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di Luisa Pignatta

"Mia madre frequenta il centro diurno Alzheimer di Madonna Alta e questa mattina, come tutte le mattine, l’ho accompagnata. Entrando sono stata informata dalle operatrici che il Centro era stato visitato dai ladri. Quello che ho visto non lo potete immaginare! Era stato tutto buttato a terra, cassetti aperti e svuotati, armadietti lo stesso e tutti i lavori degli ospiti erano stati trattati alla stregua di un rifiuto. La cucina dove pranzano gli ospiti era ridotta ad una stalla lasciata così dai “maiali” che vi avevano bivaccato. Nessun alimento era stato risparmiato. 

Avevano mangiucchiato e lasciato per terra tutto quanto. Hanno utilizzato le poltrone degli ospiti per smaltire la grande mangiata. Sono talmente incazzata che auguro a questi pezzi di m….  di poter marcire in galera, anche se il loro amico Renzi ha depenalizzato anche questo reato. Non un minimo di rispetto verso una struttura e soprattutto ai suoi ospiti che rappresentano il tessuto più debole della nostra società.

Voglio ringraziare le operatrici del Centro che alle 9.30 avevano già disinfettato e messo in ordine una sala del Centro affinchè gli ospiti potessero usufruire della struttura e non essere rimandati a casa. Dopo di chè sono passate alla cucina buttando tutto ciò che avevano toccato “i maiali figli di puttana” e disinfettando e cambiando tovaglie e mettendo in lavastoviglie bicchieri e altro. 

Grazie operatrici del vostro prezioso lavoro. Grazie della vostra abnegazione. Grazie del vostro amore verso queste persone. Grazie del vostro lavoro che ci solleva un po’ da situazioni che a volte si trasformano in malattia per alcuni di noi. E tutto ciò voi lo fate per un misero stipendio che sì e no arriva a 1000 euro al mese. Grazie di cuore!

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