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Cronaca

Frecce Tricolore, la pattuglia acrobatica atterra all'Aeroporto dell'Umbria: "Viva l'Aviazione"

In attesa del weekend di show a Castiglione del Lago le Frecce Tricolori sono arrivate nella loro base temporanea dell'Aeroporto San Francesco. Qui i piloti sono arrivati ed hanno interagito facendosi fotografare da alcuni visitatori

La pista è pronta, in attesa, sotto il sole di una bellissima giornata nel cuore della verde Umbria, si sente prima il rumore, un sibilo, poi il rombo, poi le sagome di 11 aerei in formazione: eccole, le Frecce Tricolori. La formazione vira, in una nube bianca gli Aermacchi con maestria si allungano, fino a formare una fila per atterrare sull'asfalto rovente: le frecce sono in Umbria, sulla pista che già li ospitò nel 2006.

La storia delle Frecce Tricolori è la tradizione dell'Aviazione italiana, "siamo quel che si vede di una macchina grande e complessa, siamo un pò come la facciata dell'Aviazione", ci racconta il Maggiore Centioni Stefano, romano e all'ultima stagione con le Frecce: "Siamo una carovana, un circus che si muove per rappresentare l'Aviazione e l'Italia. Come molti di noi io vengo dalla linea Amx altri invece vengono dai Tornado, c'è un po' di sfottò tra le diverse provenienze, ma i piloti di Frecce sono scelti tra i migliori che l'aviazione italiana addestra, e per qualche anno entrano nella famiglia per poi tornare al proprio reparto. Per tutti noi è un onore stare qui, purtroppo a fine stagione non guiderò questi aerei e mi vien una sana malinconia".

Sono tutti molto disponibili i piloti, nelle loro divise azzurre. agli occhi di noi profani, appaiono un po' come eroi capaci di cose incredibili, con gioielli meccanici danzano in cielo a velocità pazzesche e con rischi da brivido. "In 25 minuti di show le manovre sono sono 18 e tante sono mozza-fiato, ma quella che forse ha più impatto - specifica lo speaker ufficiale dello show - è la cosiddetta 'apertura a bomba', gli aerei in formazione piramidale si aprono in nove diverse direzioni per poi convogliare in un incrocio di traiettorie da togliere il fiato".

Arrivo delle Frecce Tricolori all'Aeroporto San Francesco

Le Frecce Tricolori hanno una storia decennale e i proprio piloti non stanno nello stormo acrobatico per più di 7/8 anni, ogni anno ne vengono selezionati 1/2 nuovi; le posizioni in formazione poi, non sono fisse e durante la carriera vengono ruotate tra i piloti.  Dalle posizioni poi, ogni pilota ha il suo ruolo e le sue manovre preferite, come ci racconta il capoformazione Cap. Mirco Cappelli mantovano dal 2008 nelle Frecce: "E' il mio primo anno da capoformazione e la mia posizione ha il compito di dettare la linea, conduco il volo, e non ho molte manovre difficili da compiere, ma sicuramente sento ancora forte l'adrenalina quando arrivo per primo sul luogo dello show, e vengo inondato dai flash e dall'entusiasmo che la gente trasmette da terra".

C'è molta allegria sulla pista d'atterraggio, tra gli addetti ai lavori e tra i curiosi che a gruppi vengono accompagnati tra gli aerei. Nel frattempo i meccanici, ognuno al proprio aereo, effettuano gli esami di routine per rendere tutto sicuro. Il 'circus' delle Frecce infatti, non muove solo i suoi aerei e i piloti ma anche alcuni mezzi d'appoggio, come un Cargo C-27, autobus e camion per i meccanici che arrivano dalla base di Rivolto in Friuli. Un carrozzone che è il miglior spot che la nostra aviazione può portare in giro per i cieli di tutto il mondo, coprendo l'azzurro con un tricolore lungo chilometri, che qualcuno dice essere il più lungo tra le pattuglie acrobatiche.

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