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Cronaca Fontivegge

Esercito a Fontivegge? "Offende polizia e carabinieri, serve il contributo dei cittadini"

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento del consigliere comunale del Pd Emanuela Mori sull'impiego dell'Esercito a Fontivegge: "Lasciamo i militari al loro lavoro, serve il contributo dei cittadini"

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento del consigliere comunale del Pd Emanuela Mori sull'impiego dell'Esercito a Fontivegge: “Lasciamo i militari al loro lavoro, serve il contributo dei cittadini”.

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Lunedì in commissione cultura è stato approvato da una maggioranza “prepotente” un odg del consigliere della lega nord Michelangelo Felicioni con il quale si richiede la presenza dell’Esercito Italiano in città. Al di là della fattibilità della proposta, la ritengo svilente per l’impegno continuo che stanno mettendo le forze dell’ordine per Perugia. Ogni giorno vengono organizzate retate e blitz contrastando le attività illecite connesse allo spaccio e al traffico di sostanze stupefacenti e alla microcriminalità nel quartiere di Fontivegge; non solo, quotidianamente assistiamo all’impegno costante sul  territorio di polizia e carabinieri, che intervengono anche a rischio della propria vita per la tutela della legalità e della sicurezza urbana del territorio.

Fontivegge, come sappiamo, è un’area che fa registrare molteplici criticità. Come cittadina, donna, madre e residente so bene cosa significa vivere lì: la paura di essere aggredite o molestate, ed il terrore che gli spacciatori fermino i nostri figli. Loro malgrado, interi condomini hanno scelto di autotassarsi, proprio per poter accrescere il senso di sicurezza di quanti vi risiedono.

Ma la presenza dell’Esercito, no, non risolverebbe la questione. Un anno e mezzo fa sono arrivati a Perugia 60 uomini del Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato, come extra-organico della Questura, proprio per attuare operazioni di bonifica in alcuni quartieri. Lasciamo lavorare le Forze dell’ordine, anzi, collaboriamo come cittadini denunciando situazioni “anomale”, sosteniamo le diverse associazioni che si stanno impegnando con numerose iniziative nel quartiere, perché solo attraverso un maggiore coinvolgimento di tutti sarà possibile una riappropriazione degli spazi in cui purtroppo sta proliferando un sottobosco di illegalità. Anch’io come molti residenti ho aderito alla raccolta firme della petizione per richiedere un presidio fisso nel quartiere, perché credo sia fondamentale una presenza costante che garantisca la tranquillità, ma non la militarizzazione dei luoghi attraverso l’esercito.

L’Amministrazione comunale intervenga con la polizia municipale attraverso pattugliamenti ed una maggiore presenza da parte della polizia municipale: sulle strade, davanti alle scuole, controllando gli affitti, spesso in nero, concessi a personaggi poco raccomandabili.
Lasciamo l’Esercito italiano al suo lavoro ed impegniamoci invece noi tutti perché i Perugini si possano riappropriare della serenità dei propri quartieri. Alle Forze dell’Ordine, dunque, va il mio plauso ed il mio ringraziamento.

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