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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Fontivegge

Fontivegge, denuncia l'ennesimo bivacco e viene aggredito: "La pazienza è finita"

Il racconto della vittima che è uno dei più attivi nella battaglia per salvare il quartiere da degrado e spaccio. Il racconto di Lorenzo Brunetti

Aggredito perchè ha segnalato un bivacco, l'ennesimo, a Fontivegge a pochi metri da appartamenti e negozi in Piazza del Bacio. Fortunatamente l'intervento del servizio di vigilanza privata hanno evitato il peggio dopo che il gruppetto aveva spruzzato peperoncino ed era pronto anche a passare alle mani. Tutto questo perchè non volevano essere disturbati da polizia e vigilanza. La vittima Lorenzo Brunetti è un perugino che si batte in prima linea contro degrado e spaccio a Fontivegge. E' uno dei residenti più attiviti e coraggiosi a fronteggiare i clan dello spaccio che spopolano nel quartiere. Ha raccontato tutto sulla sua pagina Fb Progetto Fontivegge, il giorno dopo. Non è da escludere che l'aggressione a Brunetti sia anche mirata una volta riconosciuto dal gruppetto. Un modo per cercare di intimidirlo e farlo rallentare nella sua battaglia civica.

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di Lorenzo Brunetti

Ore 15.00, 27Agosto 2020, Piazza del Bacio. Durante una delle mie uscite con il cane, attraversando Piazza del Bacio notavo dei movimenti strani, da parte di soggetti magrebini, sotto il portico di un negozio di arredamento. Seguendo la normale abitudine di passeggiare vicino i portici della Piazza, decido di entrare nel portico citato prima, osservando la presenza di un gruppo di persone composto da circa 5 individui, 4 di nazionalità magrebina/tunisina e 1 ragazza presumibilmente italiana. Il gruppetto si trovava seduto sullo scalino a fianco dell'ingresso del negozio, consumando di nascosto il pranzo con bibite vassoi di alluminio appoggiati a terra. Non aprendo assolutamente bocca, rimango pochi secondi ad osservare questa scena di bivacco e degrado. I soggetti sorpresi dal mio assoluto fare silenzioso, iniziano a domandarmi del perché non rispondessi alle loro domande.

Decido quindi di uscire dal portico tornando in Piazza, prendo il telefono in mano con l'intenzione di avvisare l'operatore di portierato ONE, in quel momento di servizio nella Piazza, ma al momento assente per un precedente intervento poco distante la scalinata della stessa Piazza. Sento il gruppetto rimasto nel portico chiedermi ad alta voce se stessi chiamando la Polizia, dopodiché si alzano in piedi e iniziano subito a tirarmi addosso due lattine di bibite e un vassoio di alluminio contenente del cibo fresco. Inizio in quel momento a registrare il video di tutta la scena, quando vedo avvicinarsi direttamente e frontalmente a me il magrebino N.1 appartenente al gruppo e con fare minaccioso mi chiede di allontanarmi alzando le mani toccando il mio braccio sinistro, lo invito a parlare mantenendo le distanze. Dopo pochi secondi il gruppetto si avvicina a me accerchiandomi e lo stesso magrebino N.1 mi spruzza nel collo e nel busto lo spray al peperoncino. Si avvicina a me il magrebino N.2 più il quale cerca di farmi cadere con più calci alle gambe e con le mani mi fa cadere il cellulare per terra a circa 3 metri distante da me, lo raccolgo subito e vedo gia il vetro rotto. Si avvicina nuovamente il soggetto N.1, con la sua mano a pochi centimetri dal mio viso, spruzza nuovamente lo spray mirando questa volta il getto, direttamente negli occhi.

Nello stesso momento interviene l 'operatore Della One ci divide dal contatto, si riavvicina anche il soggetto N.2 che raccoglie il telefono a terra per sbatterlo diverse volte sul pavimento e schiacciarlo con i piedi per poi raccoglierlo e portarlo via con se. Durante la colluttazione l'operatore ONE prende il polso di un terzo soggetto che alle mie spalle teneva nella mano un coltello. Dopo circa un minuto l' intero gruppo si allontana dalla Piazza in direzione Stazione. Poco dopo anche io scendo la scalinata raggiungendo un ambulanza che gia si trovava sul posto per un precedente intervento, vengo visitato sommariamente e medicato con una soluzione di acqua fisiologica somministrata agli occhi. è intervenuta sul posto una pattuglia dei carabinieri .

La mia presenza a Fontivegge non è più tollerata dai magrebini/tunisini, le mie continue segnalazioni e denunce in cui racconto storie di spaccio e degrado mi hanno inevitabilmente esposto a questi episodi violenti, diventando un bersaglio facile specie quando non sono in servizio e sono a passeggio con il cane. Consapevole che un angelo continua e continuerà ogni volta a salvarmi la pelle, proseguirò come ultimo dei cittadini il mio lavoro di collaborazione con il bene e l'ordine, godendomi serenamente la bellissima Piazza del Bacio che finiti i lavori di riqualificazione, avrà una nuova veste estetica. Ringrazio tutti gli operatori ONE, senza i quali non sarebbe neanche lontanamente immaginabile la minima vivibilità del quartiere, a loro volta lamentano i limiti delle poche ore di lavoro destinate alla sorveglianza della piazza.

Questa volta mi auguro una decisa presa di posizione delle istituzioni contro questi padroni della strada, in particolare a tutti i magrebini/tunisini che frequentano Piazza del Bacio e le immediate vicinanze della Stazione, l'intero quartiere non gradisce più la vostra semplice presenza o passaggio, indipendentemente da quello fate la misura è ormai colma, la nostra pazienza è finita.

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