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Cronaca

African shop a Fontivegge, preso il boss latitante: ridotto a chiedere l'elemosina ad Asti

All'alba dello scorso mercoledì 25 febbraio a Perugia, erano stati catturati 11 pusher, tutti puntualmente rintracciati, ed altri 6 erano stati espulsi dal territorio nazionale e accompagnati presso il CIE di Bari

Uno dei boss dello spaccio dell'African Shop di Fontivegge - vero supermercato della droga a Perugia - è stato rintracciato e arrestato dalla Squadra Mobile di Perugia dove che si era dato alla macchia nelle ore della retata, avvisato da tam-tam degli spacciatori e clienti che frequentavano l'area di Curtatone e Montanara. Si tratta di OSASUMWEN Osagie, nigeriano del 1987, tra i più attivi nello spaccio e destinatario di un provvedimento di divieto di dimora a Perugia.

I successivi accertamenti effettuati dagli uomini della S.C.O., diretti dal dottor Corona e coordinati dall’Ispettore Superiore Mauro Bigini, hanno consentito la sua individuazione ad Asti dove era solito chiedere le elemosina davanti ad un supermercato. Saranno avviate le procedure di espulsione. All’alba dello scorso mercoledì 25 febbraio a Perugia, erano stati catturati 11 pusher, tutti puntualmente rintracciati, ed altri 6 erano stati espulsi dal territorio nazionale e accompagnati presso il CIE di Bari.

Alla “coordinatrice” del gruppo di spaccio, “MAMA”, oltre all’applicazione della misura cautelare del divieto di dimora a Perugia, è toccata una sanzione ancor più pesante: il sequestro probatorio del negozio. Ma prima di apporre i sigilli al suo negozio etnico, inoltre, gli investigatori della Mobile hanno richiesto anche l’intervento ispettivo del personale dell’A.S.L. Umbria, che ha rilevato diverse e gravi violazioni amministrative relative all’igiene: l’aspetto più eclatante, si ricorda, il rinvenimento della carcassa di un topo nelle immediate vicinanze dei cibi, anche “sfusi”, in vendita accanto alle parrucche ed ai cosmetici.

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