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Festa della Repubblica, l'Inno di Mameli risuona a Piazza Italia per l'Umbria che non s'arrende

Il vice-prefetto ha consegnato le 23 onorificenze della Repubblica ai cittadini della Provincia di Perugia che si sono segnalati nei campi lavorativi e sociali. Il messaggio integrale del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

"Lo spirito fondante della Repubblica, anche in questi momenti di crisi economica, è stato sempre portato avanti dal popolo dell'Umbria che è solidale, lotta per la giustizia e per l'uguaglianza": lo ha affermato il vice-prefetto di Perugia, Silvana Tizzano, che ha celebrato la festa della Repubblica in Piazza Italia. Presenti tutte le autorità militari e i vertici delle istituzioni locali: il Presidente Catiuscia Marini, il presidente provinciale Marco Vinicio Guasticchi e i sindaci della provincia capitanati dal sindaco Wladimiro Boccali. "Le onorificenze che il Presidente ha deciso di consegnare riguardano cittadini della nostra provincia in grado di distinguersi nel capo sociale e lavorativo. Un esempio per tutti": ha concluso il vice-prefetto. La banda di Umbertide ha intonato l'inno di Mameli per la cerimonia dell'Alza Bandiera. Poi è stata la volta della lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. 

IL DISCORSO DEL PRESIDENTE - "Rivolgo a voi tutti un cordiale saluto ed augurio per l’anniversario della nascita della nostra Repubblica. Lo celebriamo nel modo più sobrio, riducendo all’essenziale lo stesso omaggio che non può mancare alle forze armate che servono con onore, anche lontano dal paese, la bandiera nazionale e – con l’apporto del volontariato civile – la causa della solidarietà insieme con quella della sicurezza”. Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si è rivolto agli italiani nel tradizionale videomessaggio in occasione della Festa Nazionale della Repubblica.
E’ giusto che in questa giornata del 2 giugno l’Italia dia di sé un’immagine di dignità, di consapevolezza, di volontà costruttiva. Viviamo con profonda preoccupazione il protrarsi e l’aggravarsi della recessione, la crisi diffusa, in molti casi drammatica, delle imprese e del lavoro. Ma diciamo a noi stessi, come all’Europa e al mondo, che a queste difficoltà non ci pieghiamo, che vi reagiamo convinti di poterle superare. Purché scatti uno sforzo straordinario di mobilitazione operosa e di coesione sociale, e insieme un impegno efficace e convergente di governo e Parlamento. 

E in effetti, ci si sta, in queste settimane, muovendo seriamente in direzioni nuove anche in Europa, dove ormai si impone all’ordine del giorno come problema numero uno quello del creare occasioni e prospettive di lavoro per vaste masse di giovani che ne sono privi. In questo senso, per la crescita e l’occupazione non meno che per il risanamento finanziario, ognuno  deve fare la sua parte, perché è decisivo l’apporto di tutti. Vedete, se tocca ancora a me rivolgervi quest’anno il messaggio per il 2 giugno, è perché ho accettato – sollecitato da molte parti – l’onore e il peso di una rielezione a Presidente. Ma ho compiuto questo gesto di responsabilità verso il paese, confidando che le forze politiche, a cominciare da quelle maggiori, sappiano mostrarsi a loro volta responsabili. E il primo banco di prova sta nel discutere e confrontarsi tra loro liberamente ma con realismo e senso del limite, senza mettere a rischio la stabilità politica e istituzionale, in una fase così delicata della vita nazionale.

E quindi vigilerò perché non si scivoli di nuovo verso opposte forzature e rigidità e verso l’inconcludenza, né per quel che riguarda scelte urgenti e vitali di politica economica e sociale, né per quel che riguarda la legge elettorale e riforme istituzionali più che mai necessarie. Occorre recuperare fiducia nella politica e nelle istituzioni, dando risposte concrete soprattutto ai molti tra voi che vivono momenti duri e penosi e sono in allarme per il presente e per il futuro. Ad essi mi sento e resterò vicino. Di qui al 2 giugno del prossimo anno, l’Italia dovrà essersi data una prospettiva nuova, più serena e sicura. Andiamo avanti con coraggio per potervi riuscire. Ancora un augurio. Viva la Repubblica.

ELENCO INSIGNITI 2 GIUGNO 2013

1. BONSANTO Michele  Cavaliere Città Di Castello
2. CACIOPPOLINI Onelio Cavaliere Magione
3. CORDOGLIO Gerardo Cavaliere Perugia
4. CUTRUFO Michele Cavaliere Norcia
5. DELL’AIRA Francesco Ufficiale Spoleto
6. ERCOLANI Rosa Rita Cavaliere Foligno
7. FALSETTINI Paola Maria Cavaliere Perugia
8. MANDO’ Giancarlo Cavaliere di Gran Croce Perugia
9. MENCARELLI Giuliano Cavaliere Deruta
10.MENICHETTI Maura Cavaliere Perugia
11.MENCOLINI Antonio Cavaliere Torgiano
12.MESSINA Maurizio Cavaliere Spoleto
13.NACCARI Enrico Cavaliere Perugia
14.ORAZI Marco Ufficiale Foligno
15.PAZZANI Venanzio Cavaliere Foligno
16.PILINI Walter Cavaliere Perugia
17.QUINTINI Maria Paola Cavaliere Spoleto
18.SENSI Costanza Cavaliere Cannara
19.TINARELLI Renato Cavaliere Todi
20.TUFO Gianclaudio Cavaliere Marsciano
21.VOLTURNO Giuseppe Cavaliere Deruta
22.ZENI Claudio Cavaliere Fossato di Vico
23.ZURLI Riccardo Cavaliere Passignano Sul Trasimeno

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