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Cronaca Bastia Umbra

Beccati con armi e arnesi da scasso, due ladri irreperibili si salvano dal processo

Il terzo è stato rintracciato e deve rispondere dell'accusa di possesso di strumenti e grimaldelli. I tre fermati dopo una serie di furti nelle abitazioni

Fermati dai Carabinieri con l’auto piena di attrezzi da scasso, due se la cavano perché ormai irreperibili, mentre il terzo finisce sotto processo.

I tre imputati, due difesi dall’avvocato Lorena Ciuffoli d’ufficio e il terzo ha nominato un avvocato di fiducia, rumeni di 41, 31 e 28 anni, sono accusati di porto abusivo di armi e di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli. Il 4 luglio del 2020 erano stati fermati dai Carabinieri per un controllo del territorio dopo una serie di furti in abitazione. Nel bagagliaio dell’auto erano stati trovati un coltello con lama da 17 centimetri, un coltello da cucina con lama da 23 centimetri e 10 di manico, un altro coltello con lama da 13 centimetri e manico da 12, un piede di porco da 50 centimetri, uno scalpello, un martello in ferro costruito artigianalmente, sette cacciaviti, quattro tenaglie, due pinze e una pinza a pappagallo, una smerigliatrice, una sega da ferro e, infine, dieci chiavi inglesi di varia misura.

Per tutti e tre era scattata la denuncia per possesso di “strumenti atti a forzare serrature” e di armi, delle quali non sapevano giustificare il possesso.

Il 31 dicembre del 2021 tutti e tre sono stati dichiarati irreperibili, ma nel corso delle ricerche disposte dopo la riforma Cartabia che prevede la prova della conoscenza del processo da parte degli imputati, uno dei tre è stato rintracciato e per lui i processo andrà avanti. Per gli altri due il giudice ha disposto il non doversi procedere in quanto irreperibili.

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