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Cronaca Città di Castello

Omicidio Castello, il padre di Federico: "Mi dite che lo devo abbandonare, ma come faccio"

Il padre e il fratello di Federico Bigotti sono stati intercettati dai carabinieri durante le indagini. Ecco cosa si sono detti

È attesa per oggi la decisione del tribunale del Riesame sulla scarcerazione e conversione della custodia in arresti domiciliari di Federico Bigotti, il giovane accusato di aver ucciso la madre Anna Maria Cenciarini a coltellate nella loro abitazione di Varesina. lo scorso 28 dicembre. Il giovane di soli 21 anni si trova attualmente rinchiuso nel carcere di Capanne ed è costantemente sotto osservazione.

Ma è in questi giorni che nuovi inquietanti particolari stanno venendo a galla. I carabinieri, nel corso delle indagini, hanno intercettato le conversazioni del padre e del fratello del 21enne. Frasi sibilline, che sembrano stringere il cerchio intorno alla figura di un ragazzo apparentemente “fuori controllo”.

È, infatti, durante una conversazione in auto che si scopre che la vittima aveva confessato al figlio maggiore: “Vedrai che prima o poi me trovate morta, è lui e me trovate morta”. Frasi che fanno intendere come padre e figlio fossero forse già consapevoli di quello che era realmente successo, anche se hanno sempre difeso Federico a spada tratta, arrivando a chiedere alle autorità di cercare anche un altro colpevole.

Un comportamento forse normale da parte di un padre che non vuole accettare cosa è successo, ma è sempre durante una conversazione con il figlio maggiore che ammette: “Non mi riuscirà di dire non me ne frega niente, mi dite che lo devo abbandonare, ma come faccio”. Parole che raccontano un dramma nel dramma vissuto da chi non solo ha perso una moglie, ma anche un figlio a seguito di un gesto che al momento non trova spiegazione.

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