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Cronaca

Perugia capitale degli esorcismi, intervista esclusiva al collaboratore di Padre Amorth

È morto, novantunenne, padre Gabriele Amorth, il principe degli esorcisti. Era legato a Perugia, nella persona di monsignor Fernando Sulpizi, coltissimo padre agostiniano, parroco della chiesa di S. Agostino di piazza Lupattelli al Borgo d’Oro

È morto, novantunenne, padre Gabriele Amorth, il principe degli esorcisti. La sua fama mediatica è stata pari all’enorme quantità di casi di possessione diabolica trattati. Era legato a Perugia, nella persona di monsignor Fernando Sulpizi, musicista di livello e di fama internazionale, coltissimo padre agostiniano, parroco della chiesa di S. Agostino di piazza Lupattelli al Borgo d’Oro. Uomo di penna e di azione, Amorth era stato partigiano nella Brigata Italia e vicino a personaggi di rilievo della cultura e della politica nazionale. Come anche il nostro padre Sulpizi, padre Amorth era assai prudente in materia di possessione e non esitava ad affermare che la gran parte delle cosiddette possessioni è riferibile a casi di disagio psichico. Anche don Sulpizi, a proposito della possibile confusione tra problemi psichici e possessione, ci dice: “Non è possibile sbagliare: basta vedere la reazione ai simboli sacri. Essa è tanto più scomposta, quanto più il Male si è impossessato della persona”. Circa la conoscenza con Amorth, don Sulpizi dichiara: “Ci conoscevamo bene e, in più di una caso, ci siamo trovati a collaborare”. Collaborazione che fu estesa anche a un lavoro sinergico col mondo scientifico, se è vero quello che lo stesso don Fernando anticipa: “La prossima settimana parteciperò a un convegno medico, intervenendo con una relazione che sarà seguita da psichiatri di tutta Italia”. Per Amorth "l'esorcismo è una forma di carità, a beneficio di persone che soffrono; esso rientra, senza dubbio, tra le opere di misericordia corporale e spirituale". Medesima convinzione quella di don Fernando, ottantunenne, che si fa aiutare nella sua infaticabile attività spirituale dal parroco di Prepo, don Giuseppe Gioia.

Ci può fare, don Fernando, un esempio di collaborazione con Amorth?

“Uno dei casi più significativi è quello per cui il collega mi chiese di potersi avvalere di metodiche e percorsi spirituali scaturiti da una mia intuizione, assecondata dal Signore e rivelatasi assai feconda”.
Non chiediamo, per discrezione, di che si tratti, ma don Sulpizi precisa: “Amorth fu onesto e leale, tanto da citarmi correttamente in una sua pubblicazione in materia”. Infine, una raccomandazione: “Ma non parlarne tanto, altrimenti… aumenta troppo la clientela!”. Il riferimento scherzoso è alle non eccellenti condizioni di salute del nostro don Fernando, già assai ricercato per le sue doti di grande esperienza in materia e di altissima spiritualità. È infatti da sapere che a Perugia confluiscono casi di possessione da tutta Italia. Tale è la fama del parroco di S. Agostino.

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