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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Entra in casa della ex, la minaccia, devasta l'abitazione e ruba: condannato

Confermata la condanna anche in appello: lo aveva già fatto nei confronti di un'altra ex fidanzata

Entra in casa della ex, devasta l’abitazione, ruba oggetti e minaccia la donna. Lo aveva già fatto nei confronti di un’altra donna.

La Corte d’appello di Perugia, nel confermare la condanna a 2 anni e 8 mesi nei confronti dell’imputato, ha ritenuto che “non possono ritenersi scarsamente offensive le condotte dell’imputato che minacci di morte e molesti la vittima a seguito dell’interruzione della relazione sentimentale e che si introduca nella abitazione della donna mettendola a soqquadro con vari danni e beni mancanti, sconvolgendo così la vita quotidiana della stessa”.

Nei documenti processuali trovano conferma gli “atti persecutori e quello di violazione di domicilio nei confronti dell’imputato che per motivi di gelosia e a seguito della interruzione della relazione sentimentale”, arrivando a minacciare di morte la donna. Contestate anche le continue molestie telefoniche e l’introduzione nell’abitazione della donna “in più occasioni danneggiandone i beni, così da costringerla a cambiare la serratura per timore di una sua intrusione e a trasferirsi presso i propri genitori”.

La difesa aveva provato a ricondurre tali comportamenti, che sarebbero stati comunque “scarsamente offensive”, ad “un turbamento di quest’ultimo per la fine della relazione sentimentale” e, soprattutto, per “difendere la propria immagine offesa da racconti di altre persone in riferimento a comportamenti pregressi tenuti nei confronti di un’altra ragazza”. In tribunale, però, era emerso che l’imputato aveva tenuto simili comportamenti nei confronti dell’altra ex, perseguitandola con telefonate e pedinamento e “introducendosi più volte in casa di questa e sconvolgendone nel quotidiano la vita”.

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