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Cronaca

Emergenza profughi, in provincia di Perugia altri 671 da accogliere: ecco il bando, con costi e servizi

La prefettura di Perugia ha lanciato il bando per la nuova accoglienza a Perugia e nei comuni della Provincia da giugno a dicembre 2015. Tutti i particolari dell'accoglienza: dalla mensa al pocket money quotidiano. L'emergenza sbarchi è diventata drammatica negli ultimi giorni: 5mila gli arrivi

Inevitabile. Sia il nuovo bando che la ricerca di nuove strutture anche in Umbria per una decorosa accoglienza umanitaria. Negli ultimi giorni sono state 5mila le persone sbarcate sulle coste Italiane e che ora affollano i centri di accoglienza. E’ emergenza accoglienza a tutti gli effetti anche perché sulle coste libiche ce ne sono tantissimi pronti a salpare verso l’Italia, tappa di passaggio per molti che vogliono recarsi in altri Paesi  Europei. 

Una situazione tale sta alla base del nuovo bando per la provincia di Perugia – redatto dalla Prefettura – per selezionare società, cooperative o enti in grado di accogliere i profughi, richiedenti asilo e persone in cerca di protezione internazionale. Il bando prevede un nuovo flusso da spalmare sulla provincia di Perugia per tutto il 2015. 

“Al fine di assicurare l’accoglienza – si evince sul bando - dei sempre più numerosi migranti in arrivo sulle coste italiane, deve indire una nuova procedura di gara, con  il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, per l’affidamento, sino al 31.12.2015 e salvo recesso anticipato per cessate esigenze, del servizio di gestione e accoglienza  nell’ambito del territorio della provincia di Perugia, di un numero di immigrati pari a 671, numero eventualmente soggetto a variazioni in base alle esigenze governative”. 

ECCO IL BANDO COMPLETO: COME PARTECIPARE PER L'APPALTO

Il servizio dovrà essere eseguito presso le strutture messe a disposizione, dai soggetti  aggiudicatari, nel territorio della provincia di Perugia, strutture preferibilmente  con una capienza massima di  40 persone ciascuna.  “Dove l’alloggiamento – si legge nel bando - sia  effettuato in Comuni della provincia con popolazione residente inferiore ai 5.000 abitanti, il  limite degli ospiti sarà di 20 per ciascuna struttura. Qualora, nonostante il rispetto dei limiti numerici sopra richiamati, vengano utilizzate più strutture nello stesso Comune, la Prefettura potrà, per motivi di opportunità, richiedere l’utilizzo di ulteriori diverse strutture reperite dallo stesso operatore, ma ubicate in altri comuni”.

La data di inizio per la nuova accoglienza è prevista per  il 1° giugno 2015 e dipende dal completamento degli adempimenti di legge per l’aggiudicazione e la sottoscrizione della convenzione con l’aggiudicatario. Il servizio dovrà essere garantito fino al 31 dicembre 2015. Nel bando si specifica ovviamente anche che per l'accoglienza le aziende, cooperative o enti dovranno provvedere alla pulizia, alla mensa, a servizi per l'integrazione - come i primi rudimenti di lingua italiana - e l'erogazione del “pocket money”. 

Di cosa si tratta quest'ultima voce? Lo spiega il bando: un pocket money nella misura di €. 2,50 pro capite/pro die fino ad un massimo di € 7,50 per nucleo familiare, da erogare sotto  forma di "buoni" (spendibili in strutture ed esercenti convenzionati) o di carte prepagate a seconda delle necessità dell’ospite (per schede telefoniche, snack alimentari, giornali, sigarette, fototessere, biglietti per trasporto pubblico). Il pocket money verrà erogato dalla struttura ospitante, in  relazione alle effettive presenze registrate per ciascun ospite, dietro firma da parte del destinatario a riprova dell’avvenuto rilascio". Inoltre è prevista una ricarca-tessera telefonica di 15 euro per contattare famigliari e amici.

Nella scelta degli alimenti dovranno essere rispettati tutti i vincoli costituiti da regole alimentari dettate dalle diverse scelte religiose. I generi alimentari dovranno essere di prima qualità e garantiti a tutti gli effetti di legge per quanto riguarda la genuinità , lo stato di conservazione e l’igiene. I pasti dovranno essere serviti con adeguato materiale atto al loro consumo (stoviglie, tovaglie,posate, ecc.).

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