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Cronaca

POSTO DA FAVOLA Ecco l'Ecomuseo del Tevere: sei aree per riscoprire la tradizione

Presentato oggi a Palazzo dei Priori l' Ecomuseo del Tevere, grande risorsa non soltanto naturale, ma anche storica e culturale dell' Umbria che interessa una parte significativa dei territori comunali di Perugia e di Umbertide

Trecento chilometri quadrati, storia, tradizione e tanta natura. Sono questi i numeri  dell’ Ecomuseo del Tevere che è stats presentato questa mattina ed è già considerato una grande risorsa non soltanto naturale, ma anche storica e culturale dell’ Umbria che interessa una parte significativa dei territori comunali di Perugia e di Umbertide. 

L’ ECOMUSEO: LA SCHEDA
Per Ecomuseo, o museo diffuso, si intende un territorio che, attraverso l’impegno diretto della propria comunità, conserva, tutela e valorizza aspetti di vita, memorie, tradizioni e risorse del patrimonio ambientale-naturalistico. L’Ecomuseo del Tevere fa parte della rete regionale degli Ecomusei riconosciuti dalla Regione Umbria. L’accreditamento al sistema regionale è stato possibile grazie alla partecipazione delle associazioni e dei cittadini delle sei aree che fanno parte dell’ Ecomuseo (una nel territorio di Umbertide e cinque in quello di Perugia).

I soci fondatori dell’ Associazione Ecomuseo del Tevere sono i Comuni di Perugia e di Umbertide e l’ Associazione Ecomuseo del Fiume e della Terra. Tutti gli interessati, comunque (sia singoli che associazioni, attività produttive ed enti pubblici) che si riconoscano negli obiettivi dell’ Ecomuseo possono aderire.

Obiettivi che possono essere così sintetizzati: rafforzare il senso di appartenenza al territorio; attivare e rendere partecipi la comunità, le istituzioni culturali e scolastiche e le associazioni locali ai processi di valorizzazione dell’ area; conservare e se necessario ripristinare e restaurare ambienti di vita e di lavoro tradizionali; tutelare e promuovere il patrimonio culturale in quanto elemento strutturale del territorio; promuovere attività di ricerca scientifica e didattica sulle tradizioni locali.

Un progetto comune a tutte le sei aree riguarda il monitoraggio dell’ ambiente lungo il corso del Tevere. E’ prevista inoltre la costruzione di un sito di e-learning per la scuola e le associazioni al fine di rendere l’ attività di formazione sempre più aderente all’ analisi e alla conoscenza del territorio. Importante anche l’adozione di una cartellonistica omogenea.

Le singole aree, inoltre, hanno precisi e specifici obiettivi. Ad esempio, la riscoperta dell’ antico mestiere del barcaiolo nell’ area 2, la valorizzazione del Bosco didattico nell’ area 3, la valorizzazione attraverso visite guidate del “sentiero delle lavandaie” nell’ area 5.

LE SEI AREE:
Area 1: Città di Umbertide
Area 2: Parlesca, Solfagnano, Rancolfo, La Bruna, Civitella Benazzone, Morleschio
Area 3: P. Pattoli, Montelabate, Ramazzano, Villa Pitignano, P. Felcino
Area 4: Civitella d’Arna, Ripa, Pianello, Colombella, Piccione, Fratticciola S, S. Egidio
Area 5: Perugia, Pretola, P.Valleceppi, Parco S. Margherita, P.S.Giovanni, Collestrada
Area 5: S. Martino in Campo, S. Martino in Colle, S. Maria Rossa, S. Andrea d‘Agliano


L’ ASSESSORE PESARESI: “Quello del Tevere è l’unico Ecomuseo nel Comune di Perugia, dopo aver conseguito il riconoscimento della Regione, ed è un importantissimo strumento di lavoro nel territorio. Attraverso l’ Ecomuseo si può compiere una operazione di recupero del passato e di valorizzazione del presente, ma ragionando anche in una proiezione futura per un’area che è fondamentale, anche a livello identitario.”

CLAUDIO GIACOMETTI: “E’ un museo virtuale, ma anche e soprattutto un progetto di sviluppo socioculturale: è la comunità che si riappropria del territorio e della sua storia. Le risorse finanziarie sono molto scarse, ma ci sono grandi risorse umane che si concretizzano in una diffusa attività di volontariato. Tra i compiti più importanti, anche la messa a sistema di tutte le energie profuse dai diversi soggetti”.

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