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Cronaca

Botte a moglie e madre per avere i soldi per la droga: "Dammi 20 euro o ti ammazzo"

L'uomo è a processo con l'accusa di maltrattamenti. Ora una perizia dovrà stabilire la sua capacità di stare in giudizio

Botte alla moglie e alla madre per riuscire ad ottenere il denaro utile all’acquisto della droga. Un dramma nel dramma quello che ha portato al rinvio a giudizio un 50enne della provincia di Perugia, accusato di maltrattamenti in famiglia. Senza lavoro e con problemi di tossicodipendenza, avrebbe maltrattato la propria compagna e la sua stessa madre sottoponendole a continui episodi di violenza e minaccia finalizzati, è scritto nel capo d’imputazione formulato dalla procura a sua carico, alla consegna del denaro.

Dopo che il gup in sede di udienza preliminare aveva stabilito il processo dibattimentale a suo carico, questa mattina è stato nominato il CTU per espletare le operazioni peritali e stabilire se l’imputato sia in grado di stare a giudizio, anche alla luce della documentazione prodotta dalla difesa (avvocato Luca Pietrocola). 

Vari gli episodi contestati al 50enne, come ad esempio l’aver afferrato per i capelli la madre fino a sbatterla contro il muro o percuotere la moglie mentre con il telefono cercava di chiedere aiuto alle forze dell’ordine. In un altro caso denunciato dalla famiglia, l’uomo avrebbe afferrato per il collo la convivente minacciando di ucciderla se non avesse soddisfatto le sue richieste di denaro. Il tutto per appena 20 euro. Si torna in aula il prossimo 28 novembre. 

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