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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Droga, tutti i numeri 2011 del fenomeno a Perugia e provincia

Una fotografia reale di un decennio fornita dalle autorità sanitarie per capire il fenomeno in continua espansione. Sel lancia la sua ricetta: stanze del consumo, più soldi per prevenzione e cura

La direzione centrale per i servizi anti-droga ha calcolato che in Provincia di Perugia dal 2000 al 2011 si è passati dai 170 sequestri ai 249 attuali di sostanze stupefacenti. I flussi della droga costringono le forze dell'ordine sempre di più ad occuparsi di reati legati al mondo della vendita e assunzioni di droghe. I dati sono stati comunicati durante l'incontro di oggi pomeriggio di Sinistra, Ecologia e Libertà a riguardo delle nuove strategie per arginare o ridurre il danno dell'assunzione di sostanze psicotrope.

La sostanza maggiormente mandata al bruciatore sono stati i cannabinoidi (80%), al secondo la cocaina (13 %) e l’eroina (7 %). Rispetto al 2000 i sequestri di coca sono praticamente quintuplicati, mentre in calo sono quelli dei derivati da papavero d'oppio.
I soggetti al trattamento Sert nel 2011: residenti a Perugia 560, non residenti 60, stranieri 160, totale 780. Di questi 726 per eroina, 36 cocaina, 14 cannabinoidi. Quello che preoccupa è il numero degli assuntori cronici di cocaina che continuano a nascondersi invece di cercare aiuto, convinti che la "neve" sia meno pericolosa dell'eroina. Concezione totalmente sbagliata.  Morti per overdose nel 2010: 23 di cui 3 residenti a Perugia, 3 in provincia, 17 di fuori regione o nazione. Si muore a Perugia provenienti da altre parti per due ragioni: per la purezza della merce e per il fatto che il capoluogo umbro è il centro dello spaccio per molte province del centro italia. 
 
SInistra Ecologia e LIbertà, nella sua relazione, ha previsto anche l'apertura di stanze di consumo sicuro (Vedi Svizzera e altri ancora) dopo attenta inchiesta sul campo, ma anche  il potenziamento del servizio sanitario sia sotto forma di Sert ma anche di sostegno psicologico e informativo (una persona informata pone in atto comportamente consapevoli) e l'utilizzo dei medici di famiglia nella promozione della salute e cura. E ancora: duplicazione del servizio tossicodipendenze, stante al numero di utenti a carico, e la caccia e la mappatura dei soldi sporchi derivanti dalla vendita in mano ai signori della droga.
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