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Cronaca Città di Castello

Pochi redditi, ma grandi ricchezze: beni sequestrati a un trafficante di droga umbro

Domani comparirà dinanzi al gup del tribunale di Livorno per rispondere di traffico di droga sequestrata nel veliero Tabitha II. Intanto il gip di Perugia conferma il provvedimento di sequestro

C'è anche una polizza a vita del valore di 100mila euro, nella richiesta di sequestro di beni da parte della procura a carico di A.B., un 50enne originario di Città di Castello già condannato dal tribunale di Perugia a quattro anni per aver importato diversi quantitativi di droga dal Brasile all'Italia, tra cui hashish e cocaina. Il gip  nei giorni scorsi ha confermato il provvedimento di sequestro, scrivendo nell'ordinanza come sebbene fosse titolare di redditi modestissimi, nel corso dei decenni ha accumulato importanti ricchezze del tutto sproporzionate rispetto ai redditi percepiti ufficialmente. 

Ma il 50enne è anche coinvolto in un'altra vicenda giudiziaria. La procura di Livorno lo ha imputato per traffico di sostanze stupefacenti e domani, 5 aprile, finirà dinanzi al giudice per l'udienza preliminare perché – secondo l’accusa – sarebbe stato coinvolto nella vicenda del maxi trasporto di cocaina  sequestrata  a Livorno nel 2011 nel veliero Tabitha II, dove vennero scoperti, nascosti nei gavoni di prua e di poppa, trecentodieci chili di droga trasportata dal Brasile all’Italia.  L’imputato, difeso dall’avvocato Eugenio Zaganelli, avrebbe, secondo la ricostruzione della procura di Livorno, acquistato circa dieci chili da quel maxi carico.

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