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Cronaca

Dopo il caso dei due amici morti, i medici confermano: In Umbria aumento delle dipendenze tra giovani

Dall'ordine arriva la conferma di un incremento della richiesta di accesso alle strutture preposte al trattamento e alla riabilitazione dalle dipendenze

Anche dall'Ordine dei medici e chirurghi arrivano parole di commozione per la morte di Flavio e Gianluca, i due ragazzi adolescenti stroncati da un mix di sostanze fra cui il metadone. Una tragedia nazionale che interroga la comunità scientifica sulle ragioni del crescente utilizzo da parte dei giovani di bevande da sballo, "ma soprattutto - si evidenzia in una nota dell'Ordine - riguardo alla facilità con la quale le stesse vengono reperite ed ancora sulla semplicità con cui si possono apprendere informazioni sulla preparazione di “mix” di sostanze stupefacenti, talora anche con aggiunta di farmaci di facile reperibilità in ambiente domestico"

Dall'ordine arriva la conferma di un incremento della richiesta di accesso alle strutture preposte al trattamento e alla riabilitazione dalle dipendenze. Il plurale è d'obbligo, perché oltre a quella da sostanze dopanti, sono in aumento i casi che compongono tutto lo spettro delle dipendenze, fra le quali l'abuso di alcol, internet e i videogiochi. "Il tragico evento - prosegue la nota dell'Ordine - impone di non soffermarsi sui perché e sui per come esso si sia verificato ma deve al contrario suggerire un atteggiamento propositivo; per tale motivo l'Ordine dei medici intende promuovere iniziative di formazione/informazione tra gli adolescenti, magari anche in collaborazione con le realtà scolastiche e non solo, effettuando incontri tra personale medico ed i ragazzi con l’obiettivo di spiegare gli effetti nocivi delle droghe e delle dipendenze in generale".

"È necessario sottolineare - conclude la nota - che se lo “sballo” episodico non causa dipendenza può tuttavia avere conseguenze anche fatali. Questo Odine non mancherà di sensibilizzare i Pediatri di Libera Scelta ed i Medici di Medicina Generale a realizzare intorno all’adolescente, che per la giovane età e la mancanza di patologie il più delle volte sfugge all’uno e all’altro professionista, una rete assistenziale che sia di riferimento e di supporto per la risoluzione dei suoi problemi esistenziali".

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