Pallotta, Don Leonello si toglie qualche sassolino dopo il trasferimento
Il parroco torna nella sua Pallotta, dopo il trasferimento a Mugnano, e si assolve per il suo operato che aveva suscitato tante polemiche. Ora però pensa agli ex carcerati: "Compro delle pecore per fargli fare i pastori"
Si è tolto qualche sassolino dalle scarpe il prete più discusso, amato e odiato degli ultimi anni di Perugia, Don Leonello Birettoni, il parroco degli stranieri che aveva suscitato fiaccolate per cacciarlo lontano dalla Pallotta. Ora trasferito a Mugnano dalla Curia, nel quartiere ha mantenuto soltanto l'abitazione. "Chissà se si sono ricreduti - ha spiegato Don Leonello - tutti quelli che mi hanno sempre contestato e offeso? Il prete degli stranieri non c'è da tempo eppure mi sembra che le cose sono peggiorate: risse, coltellate, spari, furti, locali chiusi dal Prefetto e dal Comune per disordini. Di contro invece sono moltissime le famiglie con anziani non autosufficienti che cercano dei sostegni, delle badanti, ma hanno difficoltà a trovarle. Don Leonello l'unica cosa che portava avanti erano gli insegnamenti del vangelo: aiutare gli ultimi, facendoli vivere dignitosamente proprio per non farli delinquere".
Ma la Pallotta è lontana dal presente e futuro del prete degli stranieri che ora pensa come aiutare gli ex carcerati:"Nessuno vuole fare più il pastore per quanto riguarda gli italiani. Sto pensando di acquistare delle pecore e donarle a chi ha bisogno per un nuovo inizio. Poi ci sono altri lavori scomodi come il boscaiolo per esempio".